sono via col vento , villarosana doc . Al tempo del fascismo non ero ancora nata ,ma la mia adolescenza è stata alimentata dei tanti racconti dei miei genitori per quanto concerne i sopprusi che le camice nere dell'epoca facevano . Mia mamma all'epoca dei fatti non era ancora spostata e viveva con la mamma che a sua volta era vedova .Avevano un po di terra necessaria a produrre il grano per la bisogna di queste due povere sventurate . Orbene ,le camice nere dell'epoca, villarosani, non solo si appropriarono del grano lasciando le due poverette nella disperazione e nella miseria totale ,ma a causa di ciò la mia cara nonnina dovette subire anche un processo a Caltanissetta e pagare anche le spese legali. La sorte capitata a mia nonna all'epoca dei fatti non è stata l'unica ,tante persone indifese supirono gli stessi sopprusi o peggiio... Da giovinetta per anni, queste persone, queste ex camice nere le ho viste camminare per le vie del paese come se niente fosse mai accaduto....abbassando lo sguardo quando mamma li fulminava col suo...............
Questa storia era prassi ai tempi del fascismo. Tant'è vero che chi produceva il grano lo doveva nascondere: chi aveva una casina in campagna creava degli scantinati sotto le case per conservare le proprie provviste di grano.
Inoltre chi non appoggiava il regime fascista non "riusciva" andare avanti con gli studi: allora l'accesso alle scuole medie era sbarrato da un esame e chi non stava il fascio non veniva di certo facilitato...