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33.087 Messaggi in 2.232 Discussioni da 1.437 utenti
Ultimo utente: niki
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 71 
 inserita:: 31 Marzo 2011, 18:22:39 
Aperta da vincenzo provinzano - Ultimo messaggio da falcopennato
Salve. Si bella davvero, peccato che da allora in questo paese dove la natura iera na sciurera, niente è cambiato e non solo per i ciciriddi ma per molte persone, cosa volete farci a Villarosa ci sono troppi intellettuali e per forza maggiore ignorano la piccola plebe. Comunque davvero bella anzi uso un superbellissima.A presto Sicilia!

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 inserita:: 27 Marzo 2011, 22:59:38 
Aperta da Rommel - Ultimo messaggio da osvaldo
non sapevo dei lampioni rimasti fermi nella palestra sino al dopoguerra...ma poi che fine hanno fatto?

Non so perchè ero alunno di quarta e di quinta elementare (1944 e 1945). E' certo che  non partirono per costruire materiale bellico, ma non mi è arrivata negli anni seguenti nessuna malignità al riguardo, tipo quella dell'oro per ... la patria....

Ecco un esemplare di quei lampioni in ghisa! Questo sorgeva di fronte al negozio di Enzo Restivo, proprio davanti al nuovo panificio di Giovanni Scelso.

 73 
 inserita:: 27 Marzo 2011, 15:19:30 
Aperta da Rommel - Ultimo messaggio da Rommel
non sapevo dei lampioni rimasti fermi nella palestra sino al dopoguerra...ma poi che fine hanno fatto?

 74 
 inserita:: 27 Marzo 2011, 15:18:42 
Aperta da Rommel - Ultimo messaggio da Rommel
Questa discussione è stata spostata in Storyboard - Villarosa nei documenti e nelle immagini.

[liNK DISCUSSIONE]

 75 
 inserita:: 26 Marzo 2011, 22:16:46 
Aperta da Rommel - Ultimo messaggio da osvaldo
Non sono un fan del Fascismo, ma voglio precisare. Il fatto che veniva confiscato buona parte del raccolto dei proprietari terrieri, anche piccoli, era dovuto al fatto che si era in guerra e il popolo moriva letteralmente di fame e il mercato nero (la parola "intrallazzu" nacque allora) aveva fatto salire il prezzo della farina a quote inimmaginabile anche per effetto dell'inflazione, che per fare solamente un esempio le monete metalliche sparirono dalla circolazione nel giro di pochi mesi. In conseguenza di ciò si rese necessario l'ammasso obbligatorio e il tesseramento per poter comprare quei  miseri 150 grammi di pane al giorno riconosciuti ad ogni cittadino, a prezzo ragionevole. Preciso ancora che oltre a quei 150 di pane non esisteva nient'altro, persino i cavoli erano preziosi e introvabili!
L'ammasso quindi era una dura necessità, ma ciò non esclude la disonestà sempre in vigore: si pensi che per fare pesare di più la farina da parte di mascalzoni senza coscienza vi si mescolava della polvere di bianco marmo di Carrara, innocua ma non digeribile.
C'era anche chi ne approfittava e si impossessava di tutto quello che si poteva arraffare. Allo scoppio della guerra Mussolini lanciò la proposta di donare la fede matrimoniale alla Patria; milioni di persone in Italia e migliaia a Villarosa sentirono il dovere di seguire il suggerimento. Si diceva in giro che l'oro villarosano  non arrivò a destinazione e si dileguò in loco.
Si raccolse anche ferro e bronzo: furono segati i vecchi lampioni ad olio che prima dell'avvento dell'elettricità illuminavano le antiche vie del nostro paese; in piazza e nel corso Garibaldi esistevano lampioni artistici che furono estirpati sempre per uso bellico. Quelle tonnellate di metallo non lasciarono Villarosa; nel  dopoguerra, e di ciò sono testimone io, rimasero per alcuni anni depositati in quell'ampio locale che poi divenne la palestra del plesso scolastico "S.Pellico"...
Si era in dittatura e quindi non si poteva parlare liberamente. Quando ero giovane un nostro serio concittadino che militava nel MSI mi raccontò un episodio degli anni in cui io nascevo. Un segretario del Fascio faceva la spesa un po' in tutti i negozi del paese  e non pagava mai; nessuno osava lamentarsi, ma fra di loro i commercianti mormoravano, tanto che uno di loro scrisse una lettera anonima al Federale di Enna indicando i nomi di tutti i tartassati. Quello che succedeva a Villarosa succedeva in tutta Italia, ma stavolta erano troppi i mormoranti, così si dovette procedere di necessità. Mandarono a Villarosa un ispettore che prima aveva convocati i commercianti indicati, quello lesse la lettera che avevano ricevuto ma nessuno ebbe il coraggio di denunciare. Il caso fu chiuso perchè inconsistente.
Al tempo del Fascismo si ironizzava sul fatto che non ci si poteva lamentare: poteva significare stiamo benino oppure che non si ha il coraggio di parlare liberamente.
La nostra democrazia, come tutte le altre, ha tanti difetti, ma almeno possiamo parlare  e manifestare.


 76 
 inserita:: 22 Marzo 2011, 20:09:14 
Aperta da Rommel - Ultimo messaggio da cigliazza
sono via col vento , villarosana doc . Al tempo del fascismo non ero ancora nata ,ma la mia adolescenza è stata alimentata dei tanti racconti dei miei genitori per quanto concerne i sopprusi che le camice nere dell'epoca facevano . Mia mamma all'epoca dei fatti non era ancora spostata e viveva con la mamma che a sua volta era vedova .Avevano un po di terra necessaria a produrre il grano  per la  bisogna di queste due povere sventurate . Orbene ,le camice nere dell'epoca, villarosani,  non solo si appropriarono del grano lasciando le due poverette nella disperazione e nella miseria totale ,ma a causa di ciò la mia cara nonnina dovette subire anche un processo a Caltanissetta e pagare anche le spese legali.  La sorte capitata a mia nonna all'epoca dei fatti non è stata l'unica ,tante persone indifese supirono gli stessi sopprusi o peggiio... Da giovinetta  per anni, queste persone, queste ex camice nere le ho viste camminare per le vie del paese come se niente fosse mai accaduto....abbassando lo sguardo quando mamma li fulminava col suo............... 

Questa storia era prassi ai tempi del fascismo. Tant'è vero che chi produceva il grano lo doveva nascondere: chi aveva una casina in campagna creava degli scantinati sotto le case per conservare le proprie provviste di grano.
Inoltre chi non appoggiava il regime fascista non "riusciva" andare avanti con gli studi: allora l'accesso alle scuole medie era sbarrato da un esame e chi non stava il fascio non veniva di certo facilitato...

 77 
 inserita:: 21 Marzo 2011, 14:35:39 
Aperta da And - Ultimo messaggio da And
Se c'è qualcuno che sa programmare in .NET con 1 o 2 anni di esperienza e cerca lavoro mi contatti!

Andrea

 78 
 inserita:: 12 Marzo 2011, 20:57:44 
Aperta da vincenzo provinzano - Ultimo messaggio da toliveri
bella poesia  Braaavo! e un bellomaggio!!!

 79 
 inserita:: 04 Marzo 2011, 13:42:20 
Aperta da vincenzo provinzano - Ultimo messaggio da silvio corbari
MI PIACEREBBE RILEGGERE LA POESIA "ciciriddu" DELLA POETESSA VILLAROSANA DIALETTALE DELLA QUALE NON RICORDO IL NOME  E CHE AVEVO LETTO DA PICCOLO A SCUOLA

COL MAESTRO DI FRANCO . SE QUALCUNA LA HA LA PUBBLICHI IN QUESTO FORUM ! GRAZIE
l'ordine di lettura è 45,47,48,49. se lei proprio vuole ringraziare qualcuno per la pubblicazione ringrazii U ZZI' PEPPI GIURDANELLA che anni fa mi regalò questa fotocopia

 80 
 inserita:: 04 Marzo 2011, 13:38:27 
Aperta da vincenzo provinzano - Ultimo messaggio da silvio corbari


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