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Autore Discussione: nephilem in Germany  (Letto 33987 volte)
Zio d'America


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« Risposta #30 inserita:: 09 Marzo 2008, 11:34:36 »

Il fascino dell'inverno mitteleuropeo non si discute
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Rommel


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« Risposta #31 inserita:: 09 Marzo 2008, 15:19:31 »

io preferire il fascino delle mittleuropee
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Il prezzo della grandezza è la responsabilità.
Winston Churchill
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« Risposta #32 inserita:: 12 Marzo 2008, 21:19:42 »

no, il tempo non è stato per niente clemente di fatti sono tornato con l'influenza, e di foto ne ho fatte pochissime, faceva così freddo che non avevo il coraggio di uscire le mani dalle tasche... cè anche da dire che avevo ben altro da fare che pensare a scattare solo foto...

Grande!!!  Braaavo!
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nephilem


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Dissoluta negligentia prope dolum est.


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« Risposta #33 inserita:: 17 Marzo 2008, 14:34:20 »

E' giunta l'ora di chiudere questo topic... anche se in ritardo ma devo scrivere le dovute conclusioni su questo viaggio. Una breve pausa dettata da inconvenieti di ogni tipo, ma che hanno reso il mio soggiorno più divertente.
L'ultimo giorno di permanenza mi sono ammalato, una febbre che mai ho avuto in vita mia ha fatto il suo ingresso mettendomi in condizioni critiche fino a tal punto di rischiare di non partire. La mattina del venerdì 7 marzo giorno del mio rientro in italia, appena svegliato mi sentivo rotto, non avendo un termometro non sapevo la reale temperatura, ma di certo avevo la febbre. mi girava la testa ed una tosse frequente e un raffreddore mi sconquassavano di continuo. La mia amica gentilmente venne in hotel portandomi dei farmaci atti ad attenuare i sintomi tanto per affrontare il viaggio con meno disagi possibili. Alle 13 fuori dall'hotel mi aspettava un taxi per portarmi in aereoporto, dove alle 19.45 il volo per venezia-treviso decollava. Salutato la mia amica, ringraziandola di cuore per tutto ciò che ha fatto per me, prodigandosi in tutto e per tutto per rendere il mio soggiorno il più piacevole possibile. Alle 13.45 arrivato nell'aereostazione, rassegnato ad aspettare diverse ore prima di fare il check in mi sedetti in una sedia all'interno dell'aereoporto e mi misi ad osservare tutto il fermento di viaggiatori che andavano e venivano tra i più di 200 check in presenti. Intanto le ore passavano leggendo il mio romanzo, ma la febbre non mi dava tregua... facendomi soffrire e desiderare di arrivare subito a casa e potermi mettere a letto. Alle 17 dopo 4 ore e mezza di attesa nei tabelloni nessun volo diretto a treviso della ryanair veniva indicato, e stanco mi avvicinai all'ufficio informazioni per chiedere spiegazioni. Ahimè a dusseldorf vi sono due aereoporti, e con mio totale disappunto il taxista mi portò in quello sbagliato. Avevo i minuti contati, rischiavo di perdere  il volo e l'aereoporto da dove partiva il mio volo era distante da dove ero io quasi 100 km per 45 min di macchina senza traffico, e mancavano 2 ore e 30 al decollo.
Subito immediatamente presi un taxi, dove alle 18.05 arrivai a destinazione... una volta pagato la corsa mi portai al check in che stava quasi per chiudere. Arrivato al gate, dopo 30 min, ecco il ritardo di 45 min sul decollo... ma oramai il pericolo era scampato sarei riuscito comunque a tornare a casa. Il volo era per le 19.45 con il ritardo 20.30, è decollato alle 21.15 per una hostess in ritardo. arrivai a casa semi distrutto, che mi reggevo a mala pena in piedi, alle 23.30 e una volta posato le valigie mi diressi verso il mio letto e mi addormentai all'istante.
Nutro un buon ricordo di questo brevissimo viaggio, anche se molto disagevole... e con poche poche foto fatte, ma non me ne sono pentito, ma di certo un secondo viaggio per il momento è da escludere. Ora penso solo che domani rientro a lavoro, e di ferie per quest'anno saranno solo un desiderio e basta, ma quel che conta sono i sogni, che anche se non reali rendono le mie giornate meno pedanti di quanto possono essere.
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"Credo che gli amici siano angeli silenziosi
che ci aiutano a rimetterci in piedi
quando le nostre ali non si ricordano più
come si fa a volare"
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