Apprendo oggi che il Ministro Mussi boccia il 70% delle Università Italiane e corre ai ripari con una mossa in 3 anni:
Troppi corsi di laurea. O pochi docenti. Da qualunque parte la si guardi, la malattia delle università italiane è il gigantismo dell'offerta, che negli anni si è moltiplicata con un florilegio di nuovi corsi di laurea, spesso creati per ragioni più di marketing che di sostanza e senza badare che ci fossero i docenti necessari a garantire la qualità. E ora, per 70 facoltà su 100, scatta l'esigenza di correre ai ripari. In fretta. Entro tre anni, ogni corso di laurea dovrà contare su almeno quattro docenti di ruolo per anno, e dovrà essere in grado di fornire agli studenti informazioni precise e chiare sul tasso di occupazione dei laureati, la quota di abbandoni, la presenza dei docenti e il loro curriculum scientifico. Chi non lo farà, sarà escluso dall'offerta formativa e non potrà attivare il corso.
ilsole24oreLa Kore di Enna o l'Università Santa Maria Assunta di Roma, per fare due esempi fra i tanti, dovranno rinforzare drasticamente il numero di professori. Anche se per atenei come questi ultimi le regole concedono un po' più di tempo per l'adeguamento: le università non statali, quelle che hanno meno di 15mila iscritti e gli atenei nati dopo il 1994 dovranno infatti adeguarsi entro il 2012, e non entro il 2010.
ilsole24oreVoi cosa ne pensate?
A me sembra una bella cosa se guardo l'insieme ITALIA, solo se penso alla Kore mi viene un pò da malignare sull'adeguamento del numero di professori (sono prevenuto che ci posso fare?).