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Autore Discussione: Lettere  (Letto 5284 volte)
caluzzu


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« inserita:: 13 Aprile 2008, 08:20:42 »

In un museo Giamaicano è conservata una grande testa imbalsamata di squalo con accanto uno strano pacchetto di vecchi fogli. Si tratta dei testimoni silenziosi di una singolare storia qui di seguito descritta.

Una nave inglese aveva catturato nel Mar delle Antille un enorme squalo nel cui ventre furono trovati, legati con una cinghia, i fogli in questione. Essi appartenevano alla nave “Le Nancy” e dimostravano che l'equipaggio si dedicava al contrabbando ed alla pirateria. Il capitano della nave inglese portò questi documenti alle autorità Giamaicane. Intanto, proprio in quei giorni in Giamaica si stava istruendo il processo degli uomini della nave Nancy, sospettati di commercio illegale; ma fino a quel momento contro di loro non c’erano prove. Infatti era accaduto che essi, vistosi inseguiti dalla polizia navale, avevano gettato a mare tutti quei documenti probatori del commercio illegale. In tal modo, pensavano di essere rilasciati per mancanza di prove. Immaginate quale fu il loro sbigottimento quando il giudice mostrò loro quei documenti (ritrovati nel ventre dello squalo) che costituivano la prova schiacciante della loro illegalità. Quello strano pacchetto di vecchi fogli fece cadere su quegli uomini una dura condanna.

Quanti errori e deformazioni della vita e della morale, noi crediamo che essi siano scomparsi per sempre e nel tempo dimenticati; ma non è affatto così! Infatti nulla è nascosto agli occhi di Dio e di ogni cosa fatta «ne renderemo conto a Colui che è pronto a giudicare i vivi ed i morti» (Rif. Prima Epistola di Pietro Cap.4 verso 5). Nel giorno del giudizio solenne tutte le prove saranno ritrovate ed il giudice, Gesù Cristo, ci condannerà. Forse alla luce di tutte queste considerazioni affermerai: «Ma io cosa posso fare?»

La risposta la troviamo scritta nell'Evangelo di Giovanni al capitolo 3 verso 16 dove leggiamo: «Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il Suo Unigenito Figlio, affinché chiunque crede in Lui non perisca ma abbia vita eterna». Quindi, ecco cosa c'è da fare: CREDERE ed ACCETTARE il Suo «GRANDE PERDONO». Oggi, cari amici, anche tramite questo semplice file vi viene annunciato il messaggio del perdono e della salvezza in Cristo Gesù. "Noi possiamo essere perdonati e graziati, ogni nostra colpa sarà cancellata per sempre! Occorre però che ciascuno di noi (individualmente) riconosca la propria colpevolezza e creda che, sulla croce, Gesù Cristo è stato punito al nostro posto". Per coloro che credono la Bibbia afferma che non ci sarà più giudizio, mentre una terribile condanna attende coloro che, invece, rifiutano la grazia e la salvezza offerta da Dio! Un giorno Gesù disse ed a te dice quest'oggi “...in verità, in verità vi dico: chi ascolta la mia Parola e crede a Colui che mi ha mandato ha la vita eterna; e non viene in giudizio, ma è passato dalla morte alla vita” (Rif. Evangelo di Giovanni Cap.5 verso 24). Quindi: "nulla è nascosto agli occhi di Dio ma tutto può esser perdonato per mezzo di Gesù!"
 

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DIO vi benedica dalla parte di nino e caluzzo www.fontedivita.it
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« Risposta #1 inserita:: 19 Aprile 2008, 19:26:18 »

Alla stazione centrale un signore giunge correndo mentre il treno è già in moto. Si aggrappa alla maniglia e salta sullo scalino rischiando di finire sotto le ruote. Entrato a stento e col fiatone nello scompartimento della vettura, egli si lascia cadere sfinito sul sedile. Un viaggiatore gli dice: «L'ha scampata bella!» Ed egli risponde: «Eh, si! Questo è vero, ma ne è proprio valsa la pena. Pensi ho guadagnato ben quattro ore».
Ma ora pensa anche tu, caro destinatario di questa Newsletter, se quattro ore valgono uno sforzo così violento ed un rischio così grande, COSA NON VALE DUNQUE L'ETERNITA'? Cosa non dovrebbe fare l'uomo per assicurarsela lieta e felice? Eppure per ottenere la vita eterna, non occorre affatto fare nessun sforzo, nè correre alcun rischio, poichè il Signore la offre a tutti per GRAZIA mediante la FEDE (...a tal proposito t'invitiamo a leggere pure la NewsLetter n.5). Piuttosto, quale sforzo non dovrebbe l'uomo fare e quale rischio non dovrebbe egli correre per non rimanere fermo nella stazione dell'indifferenza o dell'incredulità, mentre il treno del tempo corre rapido verso l'eternità, e non dover perdere così, altro che quattro ore, ma l'eterna letizia e l'eterna felicità? Se crediamo in Gesù quale nostro Salvatore e Signore e se ci affidiamo a Lui facendoci guidare sul Suo sentiero di pace... Egli non ci abbandonerà neppure per un solo istante nel corso della nostra vita; nemmeno nei momenti più difficili e dolorosi; nei momenti in cui dovremo prepararci al grande trasloco dalla terra al cielo, dal tempo all'eternità, dal corpo all'al di là.

Egli sarà con noi anche nei momenti in cui la malattia o la vecchiaia c'introdurranno nei nostri ultimi attimi di vita quaggiù; come pure anche nel momento in cui, purtroppo, dovremo congedarci dai nostri familiari e dire addio a tutti i nostri cari che abbiamo tanto amato e coi quali abbiamo vissuto sulla terra. Dio sarà in nostra compagnia anche nei momenti in cui dovremo lasciare tutto di questo mondo visibile, al quale ci eravamo pur tanto abituati e, forse, pure tanto attaccati... Ma proprio in tutti questi momenti sarà preziosa in noi la presenza della fede! Essa sola ci consolerà poichè, per mezzo di essa, noi sapremo con assoluta certezza che il Signore sarà lì, vicino a noi, al nostro capezzale per aiutarci ad attraversare felicemente il confine supremo ed accompagnarci nella casa del Padre, dove vivremo senza più dolori, nè lacrime, senza più alcuna sofferenza ma eternamente beati con Lui. Quale glorioso privilegio il nostro... Sereni ed in pace sulla terra, lieti e felici nel cielo per l'eternità. Forse pensi a queste cose come pura utopia! ...E se fossero realtà? ...Che nè sarà di te? ...Quanto vale la tua eternità? Perciò, caro lettore, afferra anche tu, per fede, la maniglia del treno della salvezza diretto in cielo, non lasciarlo andar via senza di te!!!

 
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« Risposta #2 inserita:: 26 Aprile 2008, 10:18:29 »

Si dice che un vecchio pescatore abbia trovato in mare una bottiglia con una vecchia pergamena, e si dice anche che così vi era scritto:

Carissimi figli,

affido al mare questo messaggio per tutta la Terra.
Da quando vi ho creato vi ho lasciato fare sperando che voi cresceste e comprendeste da soli il motivo della vostra esistenza.
Ho anche sperato che voi giungeste a conoscermi, tollerando che mi raffiguraste in mille modi e a vostra somiglianza. Mi dicevo: ….non importa, capiranno da soli!
Ho tollerato che nel mio nome venissero compiute azioni scellerate, sempre dicendomi: … capiranno da soli.
Pur essendo il Padre di tutti, ho tollerato di essere diviso in tante fette che hanno portato solo disunione e scompiglio. Anche qui mi sono detto: ….. capiranno da soli.
Cari figli, vedo invece che ancora non capite: Io non ho creato la vita perché voi possiate disporne a vostro piacimento, Io non ho mai delegato a nessuno il potere di distruggerla e non sono mai stato al fianco di nessuna guerra, non ve l’ho donata perché voi la possiate considerare una scampagnata dove potete calpestare tutto per i vostri egoismi e bramosie.

Cari figli, come potete continuare a non voler capire?
Il Mio Nome è Amore, la Mia Forza è la vita. Cercate di capire che quello che deve spingervi verso di me deve essere solo e solo l’amore! Siate amorevoli e caritatevoli con chi non mi conosce e non sente la presenza del Mio Spirito. Dove vive l’arroganza non può esserci l’amore e lì germina il dolore per loro e per chi vive con loro. Se potete, ed io dico di sì, portate alta la Mia Parola e non pensate alla derisione, tra le spine fioriscono le rose!
Fate scelte che siano moralmente in sintonia con la Mia Verità rivelata. Se sarete capaci di essere morali potrete evitare molte sofferenze, anche se molte volte servono per correggere i vostri comportamenti errati. Vi do la chiave di lettura per essere morali: prima di ogni vostra azione fermatevi a riflettere e poi interrogatevi se quella azione fatta a voi stessi non vi creerebbe danno. Vedete come è semplice! Non si dica poi che la moralità è consequenziale delle varie epoche dell’uomo, questa morale è valida sempre.

Non pensate che Io ami meno chi non crede in me. Quanti e quanti uomini che mi glorificano con le labbra, ma mi oltraggiano con il comportamento e con lo spirito oscurato dalla cupidigia. Come è possibile pregarmi di aiutarli e poi chiudono la porta con alterigia davanti a chi non ha lo stesso modo di invocarmi! Chiamatemi come volete, Io sono sempre Io! La divisione di credo porta l’uomo all’odio! Come posso benedire chi odia una mia parte? Dentro di voi vivo, in ognuno di voi. Io vi amo tutti in ugual modo, non ci sono differenze e non ci sono privilegi.

Quante volte, durante il lungo cammino dell’umanità, si è ucciso, torturato e fatto abiurare fatti e fenomeni che erano solo volontà di Spirito Santo, si è fatto scempio di fratelli spiritualmente uniti al Me. Autorità professi di fede superba che non si curavano di portare la vita, ma davano la morte. Illusi! I morti erano loro, morti dentro. I morti assassinati erano vivi e splendenti di luce, sono i martiri che vivono in me. Tanto è stato detto, tanto è stato commentato, ora è a voi che serve riflettere se l’acqua versata è stata acqua di fonte inesauribile, se ha dissetato lo spirito e fatto germogliare i fiori che porteranno frutti a Me graditi.

Cari figli, sono stanco della vostra presunzione, stanco di vedervi l’uno contro l’altro, stanco di vedere come sapete auto-distruggervi.
Per questo vi ho scritto, ma sta a voi la scelta.
Io posso solo continuare ad amarvi, di più non è giusto che Io faccia.

Il messaggio non porta alcuna firma e insigni studiosi stanno ancora cercando di capire da chi e perché sia stato scritto.
 
 
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« Risposta #3 inserita:: 03 Maggio 2008, 10:06:54 »

La candela e il fiammifero
Un giorno un modesto fiammifero si avvicinò a una bellissima candela ben decorata, con lo stoppino bianco teso in alto verso il cielo.
Il fiammifero rivolgendosi alla candela disse: «Ho l'incarico di accenderti».
«Oh no!» rispose la candela spaventata.
«Giammai! Se brucio, i miei giorni saranno contati, e nessuno ammirerà più la mia bellezza perfetta».
Il fiammifero con molto riguardo le rispose: «Vorresti rimanere fredda e rigida per sempre? Quale prospettiva di vita potrai mai avere?»
«Bruciare mi procurerà dolore e consumerà le mie energie», sussurrò la candela piena la paura.
«È vero!» rispose il fiammifero. «Ma è proprio questo il segreto del nostro compito: io e te siamo chiamati a essere luce. Quello che io posso fare da solo è ben poco. Esisto soltanto per accendere il fuoco in te. Se mi impedisci ciò, la mia vita sarà priva di senso. Tu sei una candela e il tuo compito è splendere per gli altri e offrire calore. Ogni energia consumata e ogni dolore che offri in sacrificio saranno trasformati in luce. Nel consumarti tu non sarai perduta. Altri continueranno a portare avanti il tuo fuoco. Se ti rifiuti di bruciare, perirai».
Adesso la candela aveva compreso e senza esitare protese lo stoppino al fiammifero e disse: «Ti prego, accendimi!»
E una calda luce li circondò.

UNO ha consumato la Sua vita per essere luce e salvezza per noi.
«Il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell'ombra della morte, si è levata la luce» (Matteo 4:16).

Oggi ci chiama a seguirlo e divenire luce per gli uomini:
 «Ognuno di voi che non rinunzi a tutto quello che ha, non può esser Mio discepolo» (Luca 14:33).

«La vostra luce risplenda davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli» (Matteo 5:16).
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« Risposta #4 inserita:: 05 Maggio 2008, 21:21:16 »



"C' è vita dopo la morte?"

Risposta: La Bibbia ci dice, "L' uomo nato da donna vive pochi giorni ed è pieno di inquietudini. Spunta come un fiore, poi è reciso; fugge come un' ombra e non dura...se l' uomo muore, può ancora tornare in vita"(Giobbe 14:1,2,14)?

Come Giobbe, tutti noi rimaniamo perplessi e sfidati da questa domanda. Esattamente che cosa succederà quando noi moriamo?Cessa la vita di esistere? E' possibile che la vita sia solo una porta che gira freneticamente mentre si esce e si rientra per poter ottenere fama e grandezza per un guadagno personale? Andiamo tutti allo stesso posto, o per caso andiamo in luoghi differenti? Esiste realmente il cielo o l' inferno, o semplicemente tutto è frutto dell' immagginazione della nostra mente?

La Bibbia ci dice che non solo c' è vita dopo la morte, ma c' è una vita eterna in gloria "Le cose che occhio non hanno visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d' uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano" (1Corinzi 2:9). Cristo Gesù, Dio in carne, è venuto sulla terra per darci il dono della vita eterna. "Ma egli è stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo la pace è su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti" (Isaia 53:5).

Gesù ha preso su se stesso la punizione che ciascuno di noi meritava e sacrificò interamente la sua vita sulla croce. Tre giorni dopo, risorge miracolosamente dalla tomba vittorioso dimostrando di avere il dominio sopra la morte risuscitando fisicamente dai morti. Rimase sulla terra quaranta giorni, ed una moltitudine di discepoli danno la testimonianza di aver visto il Signore risorto prima di ascendere alla sua casa eterna nel cielo. Romani 4:25 dice: "Il quale è stato dato a causa delle nostre offese ed è stato risuscitato per la nostra giustificazione".

La risurrezione di Cristo è stato un avvenimento reale, i documenti storici parlano chiaramente sulla veracità del caso. L' apostolo Paolo investigò il caso, e cercò in tutti i modi d' impedire e di sopprimere i testimoni oculari affinchè non predicassero la verità, però, senza ottenere il risultato sperato. La risurrezione di Cristo è la pietra angolare della fede cristiana; Perchè Cristo è risorto dalla morte anche noi un giorno per fede risusciteremo.

Paolo rimprovera alcuni credenti per la loro incredulità: "Ora, se si predica che Cristo è risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c' è la risurrezione dei morti? Se dunque non c' è la risurrezione dei morti, neppure Cristo è risuscitato" (1Corinzi 15:12,13).

Cristo come primizia è stato il primo a risuscitare dai morti, e nell' ultima grande raccolta il rimanente di coloro che dormono in Cristo, (cioè sono morti) ritorneranno nuovamente in vita. La morte fisica è venuta attraverso un uomo, Adamo, e tutti noi siamo i suoi discendenti. Ma a tutti coloro che hanno ricevuto l' adozione ed ora sono membri della famiglia di Dio, per fede riceveranno in Cristo Gesù una nuova vita. (1Corinzi 15:20-22). Nella stessa maniera come Iddio ha risuscitato fisicamente il corpo di Gesù, allo stesso modo saranno risuscitati i nostri corpi mortali al ritorno di Cristo (1Corinzi 6:14).

Sebbene un giorno tutti saremo risuscitati, non vuol dire che tutti vanno in cielo nello stesso giorno, o nella stessa ora. Individualmente siamo responsabili della scelta che facciamo giornalmente nella nostra vita, e questo determinerà dove passeremo il resto dell' eternità. La Bibbia dice che è stato stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo ciò viene il giudizio(Ebrei 9:27). Quelli che sono dichiarati giusti andranno alla vita eterna nel cielo, ma gl' increduli saranno mandati al castigo eterno, o l' inferno (Matteo 25:46).

L'inferno, così come il cielo, non è solo uno stato mentale o immagginario, è reale ed è letteralmente un luogo. È un posto dove gl' ingiusti soffriranno eternamente l' ira di Dio. Soffriranno il dolore fisico, mentale, il tormento emozionale, saranno dispiaciuti e amareggiati dalla vergogna e dal disprezzo.

L' inferno nella scrittura è descritto come un abisso (Luca 8:31, Apocalisse 9:1), un lago di fuoco e zolfo che brucia continuamente, e gli abitanti saranno tormentati giorno e notte per sempre in eterno (Apocalisse 20:10). Nell' inferno ci sarà pianto e stridor di denti, indicando il dolore intenso e l' ira tremenda (Matteo13:42). È un posto "dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne" (Marco 9:48). Dio non ha piacere nella morte del malvagio, ma desidera che il peccatore abbandoni la sua vita peccaminosa in modo che possa continuare a vivere. (Ezechiele 33:11). Dio mai ci obbligarà alla sottomissione; però, se scegliamo di rigettarlo, allora al Signore non gli rimarrà altra scelta che ripagarci per quello che realmente meritiamo-vivere una vita separata da Lui.

La vita sulla terra è una prova, un test-una preparazione per ciò che ha da venire. Per i credenti, in realtà, questa è già la vita eterna nell' immediata presenza di Dio. Cosí c' è da chiederci: come possiamo essere dichiarati giusti e abilitati di ricevere la vita eterna?Esiste solo una via-attraverso la fede e la piena fiducia nel Figlio di Dio, Gesù Cristo. Gesù disse: "Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivrà. E chiunque vive e crede in me, non morrà mai in eterno" (Giovanni 11:25-26).

Il dono gratuito della vita eterna è disponibile per tutti, ma è previsto l' abnegazione ai piaceri mondani e consacrarci completamente a Dio. "Chi crede nel Figlio ha la vita eterna, ma chi non ubbidisce al Figlio non vedrà la vita, ma l' ira di Dio dimora su di lui" (Giovanni 3:36). Dopo la morte non ci sarà un altra opportunità di ravvederci del nostro peccato, e quando saremo faccia a faccia con Dio non ci sarà più un altra alternativa, ma credere in Lui. Dio vuole che andiamo a Lui ora, per fede e mossi dall' amore. Se accettiamo la morte di Gesù Cristo come l' unico prezzo di riscatto per il nostro peccato e la nostra ribellione contro Iddio, non solo abbiamo la garanzia di vivere una vita piena di significato qui sulla terra, ma anche la vita eterna nella presenza di Cristo.

Se vuoi accettare Gesù Cristo come il tuo Salvatore, desideriamo includere una preghiera come un esempio. Solamente vogliamo enfatizzare che ripetendo questa preghiera, o usando qualche altra frase memorizzata, non possono salvarti. Solo confidando in Cristo puoi essere perdonato. Questa preghiera è una semplice espressione di fede a Dio e ringraziarlo perchè ha provveduto la salvezza. "Signore, riconosco che ho peccato contro Te e merito il giudizio eterno. Grazie che il Signore Gesù è morto sulla croce. Per grazia sono salvo e per fede sono perdonato. Lascio il mio peccato e confido solamente in Te per la salvezza. Grazie tantissimo per la tua grazia e il prezioso perdono-il dono della vita eterna! Amen!"

Hai preso una decisione per Cristo grazie a quello che hai letto qui.
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« Risposta #5 inserita:: 08 Maggio 2008, 07:51:41 »

LA RISPOSTA DI GESU'


Mr 1:40-45 L'evangelista Marco ci presenta Gesù, il servo ideale, che spande il Suo amore e la Sua grazia benedicendo gli uomini dal cuore contrito. Il racconto narra la vicenda di un povero lebbroso, abbandonato da tutti, solo nel proprio dolore. Il suo male inguaribile lo portava lentamente alla morte, per lui non vi era alcun rimedio. Forse quest'uomo aveva udito parlare di Gesù e delle Sue meravigliose opere di guarigione. Ma sapere qualcosa del Maestro non gli poteva bastare, bisognava incontrarLe. Così un giorno egli avvicinò Gesù e gettandosi in ginocchio Lo pregò dicendo: "Se tu vuoi, puoi mondarmi!" (v. 40). Nella preghiera del lebbroso possiamo notare almeno due particolari della massima importanza: 1. Egli era consapevole del proprio stato e riconosceva che solo Gesù, quale Messia promesso, poteva sanarlo. 2. Quella preghiera racchiude tutto lo strazio per la propria sofferenza, mostra una tale fiducia e certezza di fede, da credere ciecamente in una risposta positiva. Gettandosi ai piedi del Signore non fece altro che esprimere quel sentimento sincero che aveva nel cuore. Questi fatti assumono un valore particolare soltanto quando li facciamo nostri. Gesù è sempre lo stesso, oggi come nel passato può intervenire in nostro favore, ma si attende una supplica sin¬cera e accorata. L'attività costante del divino Salvatore, per mezzo dello Spirito Santo e della Sua Parola, prosegue fedelmente. L'opera di redenzione e di guarigione, verso tutti coloro che si accostano con fede a Lui, non si è mai interrotta. Oggi più che mai, possiamo accedere al trono della Maestà di Dio e della Sua grazia, mediante l'intercessione di Gesù ed ottenere l'aiuto necessario. Accostiamoci a Cristo con fede, riconoscendo il nostro stato di peccatori ed esclamiamo con il lebbroso: "Se tu vuoi... puoi!" e Gesù risponderà: "Si, lo voglio!".

Dio ti benedica!
 
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