UNA PORTA APERTA

“Perché una larga porta mi è qui aperta ad un lavoro efficace, e vi son molti avversari” (I Corinzi 16:9)

Ci sono porte che appaiono sempre aperte ed altre che, sebbene a volte sembrino chiuse, danno accesso a luoghi migliori. Molti di noi considerano alcune circostanze della vita come barriere, eppure, nei momenti di più profonda e autentica sensibilità, sanno discernere che quelle porte apparentemente chiuse non precludono, ma anzi introducono, a realtà inaspettate. A volte determinate situazioni ci appaiono degli ostacoli soltanto perché il nostro occhio interiore è malato. Esistono porte che si aprono in concomitanza a una forte opposizione.

“Una larga porta mi è qui aperta ad un lavoro efficace, e vi son molti avversari”. C’è un’opportunità in ogni difficoltà, e non una difficoltà in ogni opportunità; per questo vanno perse innumerevoli benedizioni, rimangono inviolate molte vette... Alcuni dei missionari migliori forse sono proprio quelli mai partiti! Hanno udito la chiamata, espresso il desiderio di andare, hanno visto la porta da varcare, ma si sono lasciati fermare dagli avversari, dagli ostacoli, dallo scoraggiamento. Un’esitazione si parò loro davanti, la visione svanì e la sublime vocazione non fu mai realizzata. Consideriamo, in particolare, la “porta aperta di questo nuovo anno”.

L’ultimo giorno del vecchio anno ormai si è chiuso dietro di noi. Ora, per la grazia di Dio, ci si spalanca dinanzi la porta di un nuovo anno. Dal momento che non possiamo rivivere l’anno ormai trascorso, non affliggiamoci con inutili rimpianti, ma volgiamo lo sguardo a questa grande porta, aperta a nuove opportunità, che questo anno ci presenta. Molti si inoltrano ad occhi chiusi nel nuovo anno senza realizzare che stanno oltrepassando un varco su opportunità che sono date da Dio. “L’iddio di questo mondo” acceca le loro menti.

Consideriamo allora il nuovo anno per quello che è realmente: una “grande porta” aperta davanti a noi! Essa rappresenta, innanzitutto, una porta aperta a una più ricca comunione con Dio. Il nuovo anno costituisce, poi, una porta aperta per una maggiore testimonianza. Quando quel giorno beato attraverseremo il fiume e saliremo verso la città celeste, qualcuno di noi si guarderà indietro, con il rimpianto di non aver sfruttato al meglio le opportunità per condurre altri in quel luogo meraviglioso. I piaceri nei quali ora dedichiamo tanto tempo, allora appariranno insignificanti.

Dovremmo sempre vedere le cose cercando d’immaginare come le valuteremo nell’eternità. Sia questo un anno nel quale cogliere opportunità, anziché scorgere difficoltà. Se abbiamo occhi per vedere, ci accorgeremo che ci sono “porte aperte” ovunque.

dal sito "evangelo.it"