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| | |-+  Gli anni del regime fascista a Villarosa, tra immagini e ricordi
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Autore Discussione: Gli anni del regime fascista a Villarosa, tra immagini e ricordi  (Letto 6945 volte)
osvaldo

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« inserita:: 13 Novembre 2007, 23:55:36 »

Non ricordo d'aver sentito parlare di episodi eclatanti relativi a prepotenze fasciste in Villarosa, ciò non esclude però che ve ne siano state.
Allegro un fotografia di Villarosani doc, militi fascisti.



MODERATORE,
ho creato apposita discussione
« Ultima modifica: 14 Novembre 2007, 15:19:22 da Rommel » Registrato

Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me. Emanuele Kant
Rommel


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« Risposta #1 inserita:: 14 Novembre 2007, 15:21:36 »

approfitto del nostro amico OSVALDO per rilanciare una discussione sui ricordi della vita villarosana al periodo del fascismo, le riunioni, i giovani balilla, l'autarchia, i razionamenti....


rimane invece aperta la discussione sulle repressioni fasciste a Villarosa
http://www.villarosani.it/component/option,com_smf/Itemid,145/topic,747.msg19329/#new
« Ultima modifica: 14 Novembre 2007, 21:55:24 da Rommel » Registrato

Il prezzo della grandezza è la responsabilità.
Winston Churchill
osvaldo

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« Risposta #2 inserita:: 14 Novembre 2007, 23:41:20 »

I militi villarosani della foto li ho conosciuti tutti tranne uno morto di malattia quand’ero molto piccolo, oggi di loro non sopravvive nessuno; so i loro nomi ma non è il caso di farli in quanto ciò non chiarirebbe nulla ai fini dell’indagine storica.
Uno di loro mi raccontò tempo fa che quando nel 1938 venne Mussolini ad inaugurare la colonia intitolata a sua madre Rosa Maltoni Mussolini, per paura che tra gli oppositori al regime ci fosse qualcuno che potesse nuocere al Duce, alcuni furono messi in camera di sicurezza. Don Turiddu Pignato, persona tranquilla incapace di far torto fisico nemmeno ad una mosca, già emigrato negli USA e poi rientrato, era colpevole solo delle sue idee socialiste e della dichiarata attrazione per la democrazia, quella americana in particolare, che illustrava in conversazioni private alla società Umberto I ai più giovani cresciuti nell’”era” fascista. Solo per questo lo si voleva mortificare privandolo della libertà per quel giorno “fatidico” del passaggio del Capo del Governo. Gli fu risparmiata  quest’onta per merito del citato comandante della milizia che garantì di persona, assumendosene  tutta la responsabilità.
« Ultima modifica: 21 Novembre 2007, 21:06:47 da osvaldo » Registrato

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Palermo Calcio

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