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Autore Discussione: storia da riflettere  (Letto 2287 volte)
caluzzu


Gruppo: Bannati
*

Posizione: Curva de' Miluna
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 928

DIO mi ama,alcuni esseri umani no.


« inserita:: 15 Settembre 2007, 11:39:45 »

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All’età di 14 anni avevo il mio primo amico. Aveva 24 anni. Venne sempre di mercoledì, perchè in quel giorno i miei genitori non sono mai a casa. Lo amavo perchè egli si curava di me. Si occupava di me sai, mio padre non trova mai il tempo per occuparsi di me è medico e ha molto da fare.mia madre è indossatrice ha sempre da fare con la sua guardaroba,la sua figura, i suoi viaggi, le sue feste ma mai con me. Ero sempre sola, fin da piccola. Ho tutto il necessario per vivere, ma ciò del quale ho veramente bisogno, mai nessuno me l’ha dato. Alfredo,il mondo è tanto freddo! Non ha un po’ di calore per gli altri.”
 
 Angelica continuò a raccontarmi: “Da bambina le mie ferie spesso le passavo in una fattoria, da un contadino. Mio padre disse che avevo bisogno d’aria di campagna e di latte fresco.” — Angelica rise amaramente. “Stavo ben volentieri in quella fattoria. Ero proprio felice. Sai perchè? Ora riderai! Tutto il giorno stavo con le galline. Le ore più felici erano quelli in cui stavo con una chioccia ed i suoi pulcini. Quando la chioccia raccoglieva i suoi “figli” sotto le sue ali, mi vennero sempre le lagrime. In quei momenti desideravo essere un pulcino. — Ora ridi di me, vero?” — “Ridere, Angelica? Non c’è nessun motivo per ridere.” — Lei continuò in fretta: “Poi conobbi Rodolfo. Pensavo ch’egli mi amava veramente. Gli ero grata, perchè non mi lasciava sola.
 
Gli davo ciò che avevo da dargli. Ma poi seppi ch’era sposato. Fu una scoperta  terribile per me. Gli rinfacciò la sua disonestà. Ma egli sorrise e disse: “Il mio matrimonio non può recare danno al nostro amore.” — Mi fece tanto schifo che gli diedi uno schiaffo. Ma egli rise soltanto In un modo perfido e mi chiamò una stupida oca. Quando uscì dalla mia casa disse con tono beffardo: “Ti ringrazio, angelo mio. Le ore con te erano belle. Mi dispiace che sono finite. Però, cara mia, ti posso assicurare che in questo mondo si trovano altri angeli ancora
 
Angelica, camminando accanto a me, pianse come una piccola bambina. Piano piano si tranquillizzò. “Alfredo, per molto tempo non riuscivo a comprendere. Quando finalmente compresi che questa è la vita, rimasi senza speranza.
 
Ora prendo degli. eccitanti e qualche volta anche hashish. Così almeno per un po’ di tempo non vedo più la realtà. Ma perchè devo vivere? Perchè? Forse soltanto per morire.” 
 
Intanto avevamo raggiunto la stazione della metropolitana. Angelica stava davanti a me. Vidi nei suoi occhi paura ed aspettazione. Volli dirle qualcosa ma non trovai parola. Come potevo io aiutarla? Io stesso ero disgustato della vita, al cento per cento. Con un certo sollievo vidi avvicinarsi la metropolitana. Angelica si girò lentamente e salì sul treno. La porta fu chiusa. Per pochi secondi vidi ancora la sua faccia dietro il vetro, non proprio una faccia disperata, ma soltanto senza vita.
 
Tutte le sere aspettavo Angelica. Non venne mai. Due mesi più tardi, durante un intervallo, Egon venne al nostro tavolo. I suoi “affari” andavano molto bene. Molti tossicodipendenti compravano da lui la roba Egon disse a Pit, con un viso del tutto indifferente:
 
“Sai, che cosa c’è di nuovo? Angelica è crepata!”  “Cosa dici? Non può essere vero!” — “Ma sì che è vero! Dicono ch’era un funerale grandioso, con tutti gli artifizi. Perfino il giornale ne parlava. Ora il caro angioletto è nel paradiso. Guarda le radici dal basso in alto. Ha inghiottito alcune pastiglie di troppo e le ha digerite male.”
 
Quale è la tua conclusione? Riguardo ad Angelica?
 
Riguardo a te stesso?
 
Riguardo al mondo?
 
Riguardo alle persone?
 
Ecclesiaste 2:11: Considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, ed ecco che tutto era vanità e un correre dietro al vento.
 
Proverbi 14:13: Anche ridendo, il cuore può essere triste; e l’allegrezza può finire in dolore.
 
Isaia 55:6-7: Cercate l’Eterno, mentre lo si può trovare; invocatelo, mentre è vicino. Lasci l’empio la sua via, e l’uomo iniquo i suoi pensieri e si converta all’Eterno che avrà pietà di lui, e al nostro Dio che è largo nel perdonare.
 
 
 
 
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