Personaggi del passato 2

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osvaldo:
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jack_sparrow:
Grazie Osvaldo per i tuoi racconti.

Mi vergogno un pò a chiedere spiegazioni sulla parola "Asìsti".
E' possibile che non riesco a traslare una parola dialettale dallo scritto alla sua versione orale?

Fatto sta che non so cosa vuol dire ... quindi non ho potuto godere della parte finale del racconto  :shy:

osvaldo:
Citazione di: jack_sparrow - 12 Aprile 2009, 21:28:43

Grazie Osvaldo per i tuoi racconti.

Mi vergogno un pò a chiedere spiegazioni sulla parola "Asìsti".
E' possibile che non riesco a traslare una parola dialettale dallo scritto alla sua versione orale?

Fatto sta che non so cosa vuol dire ... quindi non ho potuto godere della parte finale del racconto  :shy:


Nessuna vergogna; voi giovani parlate, se lo parlate, un dialetto tradotto dall'italiano.Tranne qualche espressione tipica, le altre sono generiche.
Un esempio: a Villarosa c'è un Orazio, che tutti ancora chiamano Araziu. Così "esiste" veniva traslato in "asiste". Questa espressione oggi è rara. M.Gilormu era ignorante al massimo, ma era intelligente e sensibile. Era un tipo. Non certo come Momò, ma aveva la sua umanità, la sua correttezza: doti in ogni tempo rare.  Parlando di lui ho voluto introdurre il discorso sul carusato, su cui vorrei tornare solo se vedo una partecipazione attiva. Intanto ti ringrazio per il tuo interesse allo spaccato di vita di solo un secolo fa.

alfoprof:
Molto interesante osvaldo!
Certo ci sono cose che ormai sono quasi scomparse ma sarebbe bello magari raccogliere alcune storie del nostro paese.
Magari un libro.
Sono sicuro che ci sono molte persone giovani e meno giovani a cui farebbe piacere riscoprire la nostra storia.
Comunque ancora grazie osvaldo!

jack_sparrow:
Sul CARUSATO mi ha fatto pensare molto la parte in cui dici che il monumento al minatore Citazione

...avrebbe dovuto rappresentare non un uomo con elmetto rigido che allora esisteva ma veniva negato a quegli sventurati. Lo scultore avrebbe dovuto rappresentare un carusu di pirrera    o il crollo di parete causato spesso dal lesinare che si faceva sulla legname dell’armatura. Ricordo il commento adirato dei veri zolfatai che trovavano innaturale quel bassorilievo, lontanissimo dall’antica realtà vissuta  sulla loro pelle.

C'è sempre, e sempre stato storicamente, una sorta di corsa al bello nel voler rappresentare alcune realtà/situazioni ... quando poi la situazione reale è tutt'altra.

Il paragone che mi viene in mente è la reazione bigotta di quei prelati che difronte alla prima rappresentazione di un cristo non più biondo e con gli occhi azzurri grida al "blasfemo".

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