Quest'anno si ricordano i 50 anni della tragedia, avvenuta a Marcinelle. L'8 agosto 1956 nella miniera di carbon fossile del Bois du Cazier un'esplosione causava la morte di 262 minatori, 136 dei quali italiani. Dai documenti in mio possesso tra qui un canto di Ignazio Buttitta risulta un morto proveniente da Villarosa. Le SOIR quotidiano in lingua francese del Belgio, il 9 agosto pubblicava la lista delle vittime.
Dei 274 operai scesi nei pozzi alle 7,00 per il primo turno, i sopravvissuti furono 14. Morirono in 262, 136 italiani, 95 belgi, 8 polacchi, 6 greci, 5 tedeschi, 3 ungheresi, un inglese, un russo, un olandese e un ucraino. Questi uomini lasciarono 183 vedove e 400 orfani.
Bene se guardate la lista dei dispersi non risultava nemmeno il nome di questo villarosano e vi dava l'idea del grado di controllo sul lavoro che c'era in quella miniera.
Ma poi dopo che tutti i morti , o quasi, molti non furono mai ritrovati,furono issati in superfice,mancava all'appello FRANCESCO TILOTTA da VILLAROSA e BUTTITTA nel canto degli emigranti in partenza
Lu Trenu di lu suli ecco cosa riporta nel canto il poeta, prendendo spunto dai primi comunicati stampa
«I primi cadaveri riportati
alla superficie dalle squadre di soccorso
appartengono a nostri
connazionali emigrati
dalla Sicilia.
Ecco il primo elenco
delle vittime.
Natale Fatta, di Riesi provincia di Caltanissetta
Francesco Tilotta, di Villarosa provincia di Enna
Alfio Calabrò, di Agrigento
Salvatore Scordu...».
se volete leggerlo tutto andate su
http://www.laltrasicilia.org/modules.php?name=Content&pa=showpage&pid=20ALLA MEMORIA