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Autore Discussione: Omaggio ad un poeta siciliano - Emozioni  (Letto 5437 volte)
lia


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« inserita:: 09 Febbraio 2007, 09:01:01 »

C'è chi si emoziona per la vista di parenti sulla foto di febbraio che riprende una festa di Pasqua negli anni '60 in Corso Garibaldi.

E chi, tra giovani ed anziani, si emoziona ancora a rileggere queste parole di Salvatore QUASIMODO, scritte mentre viveva a Milano ??

A me, personalmente, fa ricordare non solo certe, ripetute venute in Sicilia, ma pure i genitori lontani in Olanda e ..., poi, emoziona cmq tantissimo ! 

LETTERA ALLA MADRE

"Mater dulcissima, ora scendono le nebbie,
il Naviglio urta confusamente sulle dighe,
gli alberi si gonfiano d'acqua, bruciano di neve;
non sono triste nel Nord: non sono
in pace con me, ma non aspetto
perdono da nessuno, molti mi devono lacrime
da uomo a uomo. So che non stai bene, che vivi,
come tutte le madri dei poeti, povera
e giusta nella misura d'amore
per i figli lontani. Oggi sono io
che ti scrivo."  - Finalmente, dirai, due parole
di quel ragazzo che fuggì di notte con un mantello corto
e alcuni versi in tasca. Povero, così pronto di cuore,
lo uccideranno un giorno in qualche luogo. -
"Certo, ricordo, fu da quel grigio scalo
di treni lenti che portavano mandorle e arance,
alla foce dell'Imera, il fiume pieno di gazze,
di sale, d'eucalyptus. Ma ora ti ringrazio,
questo voglio, dell'ironia che hai messo
sul mio labbro, mite come la tua.
Quel sorriso m'ha salvato da pianti e da dolori.
E non importa se ora ho qualche lacrima per te,
per tutti quelli che come te aspettano,
e non sanno che cosa. Ah, gentile morte,
non toccate l'orologio in cucina che batte sopra il muro,
tutta la mia infanzia è passata sullo smalto
del suo quadrante, su quei fiori dipinti:
non toccare le mani, il cuore dei vecchi.
Ma forse qualcuno risponde? O morte di pietà,
morte di pudore. Addio, cara, addio, mia dulcissima mater."
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CARPE  DIEM
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« Risposta #1 inserita:: 09 Febbraio 2007, 09:13:45 »

 Sicilia!
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nephilem


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Dissoluta negligentia prope dolum est.


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« Risposta #2 inserita:: 09 Febbraio 2007, 10:32:16 »

la mamma è sempre la mamma, che la si onori in poesia, con un gesto amoroso, e con attenzioni quotidiane, la mamma rimarrà sempre la mamma...
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"Credo che gli amici siano angeli silenziosi
che ci aiutano a rimetterci in piedi
quando le nostre ali non si ricordano più
come si fa a volare"
lia


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« Risposta #3 inserita:: 10 Febbraio 2007, 08:48:34 »


Io non intendevo riferirmi solamente alla mamma nel citare questa poesia, ma piuttosto  g e n e r i c a m e n t e  ai sentimenti verso i genitori (fisicamente lontani ò nello spazio oppure perché passati a miglior vita)  e .. anche a quello che, in generale, fa (ri)vivere il testo della poesia, compreso i paesaggi della Sicilia, che si lasciano o si reincontrano.      :-)
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CARPE  DIEM
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Dissoluta negligentia prope dolum est.


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« Risposta #4 inserita:: 10 Febbraio 2007, 09:59:00 »

Io non intendevo riferirmi solamente alla mamma nel citare questa poesia, ma piuttosto  g e n e r i c a m e n t e  ai sentimenti verso i genitori (fisicamente lontani ò nello spazio oppure perché passati a miglior vita)  e .. anche a quello che, in generale, fa (ri)vivere il testo della poesia, compreso i paesaggi della Sicilia, che si lasciano o si reincontrano.      :-)

le poesie ognuno le interpreta come il proprio cuore vuole, secondo me una poesia non è fatta di sole parole e sentimento, io le poesie so leggerle solo in un modo, e le interpreto solamente in modo univoco... in modo emozionale... ma la cosa rimane soggettiva, s'intende!  Linguaccia
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« Risposta #5 inserita:: 11 Febbraio 2007, 08:54:44 »

                :-)                    :-)                     :-)             

SI INTENDE !!!!!!!!!!!!!!           

SI  INTENDE !!!!!!!!!!!!! 

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CARPE  DIEM
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