Forum - Villarosani.it

Villarosa => Storyboard - Villarosa nei documenti e nelle immagini => Discussione aperta da: shark - 28 Novembre 2005, 15:00:58



Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: shark - 28 Novembre 2005, 15:00:58
Apro questa discussione come tributo al nostro più grande esponente nell'ambito letterario. Chiunque tra  voi conosca risorse, documenti  può segnalarle qui.  


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 29 Novembre 2005, 07:52:46
sono doppiamente contento che hai aperto questa discussione sul grande poeta V. DE SIMONE che se non fosse morto, sarebbe anche lui tra quelli del royal, proprio della sezione di Milano, e si perchè lui a villarosa c'è nato e poi come tutti noi è stato "attratto dal grande metropoli" e la storia continua...


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: shark - 29 Novembre 2005, 09:05:31
La vita del poeta De Simone e di ognuno di noi Villarosani  si può riassumere in questi versi:

terra biniditta,
ca sempri chiama, e ammatula m'aspetta



tratto da Luntanu e prisenti  (http://www.csssstrinakria.org/poesie.htm#contact10)


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 03 Dicembre 2005, 15:54:54
(afro) Quelli del royal, ..... terra ca sempri chiama... genti do paisi ca tornanu


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Silas - 06 Dicembre 2005, 14:10:50
va bè...lassamu stà.,..kissa ta putiatu risparmiari (riso)  


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 25 Dicembre 2005, 17:32:23
Comunque V. De Simone era un grande poeta ma se non sbaglio era anche un medico..


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: shark - 26 Gennaio 2006, 13:03:02
Citazione
Schetta nun t'appi,
ma maritata t'appi:
a 'bbesti ca t'appi
e cumu t'appi t'appi!


Questa non è di Vincenzo De Simone, ma è ugualmente molto significativa, nonchè un altro esempio di creatività sicula.
è la verità (trforte)  


Titolo: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 29 Gennaio 2006, 19:38:34
:angry:  :(  :(  :(
[QUOTE]Non l'avranno capito?
comunque è lui il primo Villarosano che ha messo piede a Milano, che io sappia dovrebbe essere vivo ancora il nipote..che nel 1991 regalò al comune la biblioteca personale del poeta...[/QUOTE
]


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: asia - 14 Giugno 2007, 00:36:00
inserisco su questo spazio una poesia di vincenzo de simone conosciuta da tutti noi...

Dintra 'na conca sutta 'na muntagna
'ntra dù ciumi, unu amaru e l'autru duci,
cc'è un paiseddu ccu li strati 'n cruci
e tanticchia di virdi a la campagna;
'ntra ripa e ripa la terra siccagna
di centu rarità frutti produci,
di jornu fumichìa, di notti luci
e 'ntra li 'nterni sò chianci e si vagna.


(Da Bellarrosa terra amurusa)


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: paiseddu - 03 Dicembre 2007, 22:16:51
Un capolavoro del nostro compaesano Vincenzo De Simone.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Palermo Calcio - 04 Dicembre 2007, 20:36:14
Confermo, si tratta assolutamente di un'opera letteraria importantissima per la storia del nostro piccolo paese!!!  :good:



 :sicilia:


Titolo: Ricordiamo Vincenzo De Simone
Inserito da: lalla - 16 Gennaio 2008, 13:36:36
Mi sono iscritta da pochi giorni, 2, ho letto qualcosa di De Simone, perchè non organizzare qualcosa in sua commemorazione? si potrebbe chiedere aiuto al comune, le scuole. Un modo di farlo conosce


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 16 Gennaio 2008, 14:43:27
dovrebbe esserci il premio letterario a lui intitolato organizzato dal COmune


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: jack_sparrow - 17 Gennaio 2008, 00:15:47
lo fanno ancora?  :boh:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: lalla - 17 Gennaio 2008, 10:23:38
bisognerebbe informarsi, è giusto che sia ricordato e fatto conoscere, sia alla gioventù del paese, sia a quelli che vivono fuori e anche a chi non è di Villarosa


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: niki - 17 Gennaio 2008, 12:55:49
bisognerebbe informarsi, è giusto che sia ricordato e fatto conoscere, sia alla gioventù del paese, sia a quelli che vivono fuori e anche a chi non è di Villarosa

Bene lalla, allora ti diamo questo incarico per l' informazione e poi ci fai sapere.Grazie anticipato :braaavo:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 03 Febbraio 2008, 13:09:15
vorrei, oltre che di poesie, raccontare qualche curiosità sul nostro compaesano Poeta illustre vate
cosi scavando in alcuni appunti che avevo preso a villarosa
tempo addietro,
mi risulterebbe che il poeta avesse due congnomi
il nome completto dovrebbe essere:

Vincenzo De Simone Candrilli

ovviamente chiedo conferma a voi utenti, ma la notizia è fondata


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: saby - 09 Febbraio 2008, 00:46:43
inserisco su questo spazio una poesia di vincenzo de simone conosciuta da tutti noi...

Dintra 'na conca sutta 'na muntagna
'ntra dù ciumi, unu amaru e l'autru duci,
cc'è un paiseddu ccu li strati 'n cruci
e tanticchia di virdi a la campagna;
'ntra ripa e ripa la terra siccagna
di centu rarità frutti produci,
di jornu fumichìa, di notti luci
e 'ntra li 'nterni sò chianci e si vagna.




(Da Bellarrosa terra amurusa)

io ricordo un'altra strofa...(scusate il dialetto scritto...):

chissa è la terra mia lu me paisi
riccu di canti e liccu di maisi
ci nasceru li mi nanni
ci nasceu ui ca era lu misi di novembri
e ora fa li cinquant'anni.


ricordo male...o mi sto confondendo con altre poesie...?
sono ricordi delle scuole elementari...


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: saby - 09 Febbraio 2008, 00:58:10
VINCENZO DE SIMONE (Poeta)
Vincenzo De Simone nacque a Villarosa (EN) il 19 novembre 1879. A soli dieci anni si trasferì a Catania con i genitori ed i suoi numerosi fratelli dove completò gli studi, laureandosi in medicina ' per rispetto alle tradizioni di famiglia '. Nel periodo dei suoi studi era solito trascorrere le vacanze a Villarosa e, quando si trasferì a Milano, dove esercitò la professione di medico, conservò sempre nel cuore un battito per la sua Villarosa, che cantava come fosse presente, ricordando le bellezze della sua terra e descrivendo i costumi del suo paese e della Sicilia in versi e in prosa. Come scrisse Raffaele Grillo nel decennale della sua morte: ' Nella sua casa milanese di piazzale Argentina, si davano convegno i migliori ingegni siciliani residenti nella metropoli lombarda e la sua casa era sacra al culto della sicilianità '.


Molte sono le sue opere in italiano e in siciliano, conosciute in tutto il mondo. In Francia il poeta Armand Goduy tradusse nella sua lingua poesie del De Simone; il quale a sua volta tradusse in italiano opere dello stesso Goduy e di altri poeti stranieri, come Heine e Mistral. Il De Simone pubblicò anche opere di ispirazione mistico-religiosa; nell'anno francescano volse in sonetti siciliani < I Fioretti di San Francesco >. Altre opere in dialetto da ricordare sono: < Bellarosa, terra amurusa, A la riddena, La Funtana, Canzuni a lamentu > tutte opere la cui caratteristica peculiare è un sospirare nostalgico alla sua madre terra Bellarosa di cui sentiva il fascino e l'attrattiva, accompagnata dall'odore di zolfo, che caratterizzava questo paese attorniato da miniere. Tra i rumori della metropoli percepiva dolce il richiamo del suo campanile, del suo cielo, dei suoi concittadini di cui espose usi e costumi nel suo libro di narrativa << Bellarosa: uomo serio! >>.


Morì a Milano il 12 aprile 1942. Qualche anno dopo i poeti dialettali offrirono al Comune di Villarosa un busto in bronzo, che fu collocato sopra una stele di pietra lavica nella Piazza Vittorio Veneto; attorno al monumento fu creata una villetta in omaggio al valore poetico dell'illustre concittadino. Al poeta Vincenzo De Simone è intitolata la Scuola Media di Villarosa.







Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 09 Febbraio 2008, 09:43:42
un illustre informatore  e frequentatore del sito mi ha confermato che il poeta, come si usava allora, aveva due cognomi,
De Simone Candrilli
Candrilli era il nome di famiglia della mammma


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Vinz - 09 Febbraio 2008, 11:39:45
Picciotti,non voglio essere critico con nessuno, ma forse la lontananza da Villarosa vi nasconde la profonda crisi in cui esso si riversa, e credetemi non ho mai visto Villarosa in queste condizioni penose.Sono d'accordo con voi con il ritorno alle tradizioni,ecc.....soprattutto avete citato il premio Vincenzo De Simone che ormai non si celebra più da anni!!!Ecco, io mi chiedo quello splendido paese descritto dal poeta nei suoi meravigliosi sonetti esiste ancora?Ditelo voi!
                                                                                                        Vinz :muto:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: sciurella - 09 Febbraio 2008, 12:13:48
Si, esiste ancora... siamo noi villarosani che ci siamo ormai convinti (non so perchè) che il nostro paese è brutto, e quello che è grave è che la nostra idea la trasmettiamo anche fuori!!!
Riscoprire la tradizione, come quella poetica di Vincenzo De Simone, può essere un'occasione per risvegliare l'amore per il nostro paese.... Bravo shark per avere aperto questa discussione... :applauso: :sicilia:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: saby - 09 Febbraio 2008, 13:25:46
..il nostro paese non è brutto...siamo noi a renderlo brutto...con la nostra staticita',con la poca voglia di fare ( tanto c'è sempre qualcuno che a posto mio ha il dovere di fare...perchè dovrei io...?classica mentalita' villarosana)...
...basterebbe una minuscolo inizitiva da parte di ogniuno di noi..per rendere "u paiseddru cu li strti in cruci" migliore...(penso)
ovviamente tanti altri fattori...che non ci pioveranno dall'alto...


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: jack_sparrow - 09 Febbraio 2008, 21:58:54
Ragazzi, tornando da fuori il paese è sempre lo stesso!
Bello come una volta!

Sono le persone che mancano... le persone che lo tenevano in "vita".
I "personaggi" che sapevi dove trovare e a tutte le ore.
Le "vanniate" nei pressi dei bar... cu ccu vannii se non c'è nessuno !!! Fare iniziative ... si ma per chi?

Non so se vi siete resi conto che se ne sono andati tutti, pure quelli che nemmeno l'avresti mai detto che se ne andavano...



Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Vinz - 10 Febbraio 2008, 13:53:56
C'è ancora qualcuno che ragiona....
Forse vi sembra che io voglia seminare pessimismo.Vi sbagliate!Io sono ancora uno dei combattenti del paese, ma tutto questo non basta. Se volete sentirvi dire che Villarosa rifiorirà, beh, sognare non è reato.
Io continuerò a battermi per migliorare le cose,sempre,fino a quando non me ne dovrò andare anch'io.
Spero di non essere solo in questo, ma ne dubito parecchio. :guns:


Beh....in ogni caso sarò il primo a proporre il ritorno del premio V. De Simone,promesso.

Matri accussì ti cercu, e tu m'abbannuni
lu meli di li vivi e di li morti,
e li fragranzi di l'antichi munni.
                                   Vinz    :muto:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 10 Febbraio 2008, 14:08:57
l'argomento è de simone vi prego di attenervi al tema


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 19 Febbraio 2008, 20:48:11

NON M'ERO ACCORTO CHE ESISTEVA UNO SPAZIO DEDICATO A DE SIMONE, COSI' RICOPIO AL SUO POSTO GIUSTO QUANTO HO INSERITO PRIMA (Penso che, in questo caso, repetita juvant)

Propongo all'attenzione dei Villarosani tutti ed in particolare a quanti vivono lontano dalla nostra terra, questa poesia del nostro più illustre emigrato, che rivive in questo carme tutta la villarosanità dei sentimenti e dei luoghi, magici soprattutto per chi ne sta lontano.

                                     LUNTANU E PRISENTI      da “A  LA  RIDDENA”     di Vincenzo De Simone


Gnàziu, chi fu, chi ti nisciu lu senzu
ca ti 'mmintasti ca campu luntanu
di sta Sicilia mia, ca sempri penzu,
e la portu, unni sia, 'n chianta dì manu?
Ad idda addumu lampi e sbampu 'ncenzu,
comu ca forra lu so sagristanu;
Gnàziu, e pi 'nzina ca sugnu Vicenzu,
nuddu m'avanza a stu focu supranu.

Sugnu furestu, sì, campu a Milanu,
ma haju lu cori sempri a Bellarrosa;
unni me nannu si 'nzignau viddanu,
e d'ogni spina si jhiuriu 'na rosa;
unni l'amanti a lu Cozzu e a lu Chianu
vanu cantannu canzuni di sfrosa;
e cu’ si stanca di lu so Carvanu,
acchiana a lu Cummentu, e s'arriposa.

Ch'è beddu. Gnàziu miu, lu me paisi,
‘mmenzu a li vuddi e 'mmenzu a li surfari;
ccu li pirnici 'ntra ripíddi e ddisi,
e li palummí bianchi a li chiarchiari;
a dritta e a manca fèura e maisi,
fruttiti, sipalati ed olivari;
e a cu' cci veni, ca 'un havi pritisi,
amuri e pani 'un ci nni fa mancari.

E si vidissi, Gnàziu, 'ntra giugnettu,
chi festa granni supra l'àira tunna;
li muli, ca cci dùnanu di pettu,
e lu turnanti ca li gregni arrunna;
lu caccianti ca canta lu muttettu,
lu suli ca la vampa ccì l'abbunna;
e lu gricali ccu lu friscalettu,
ca spàglia l'oru, e lu munzeddu attunna.

Guarda lu còcciu di stu furminteddu
a la tradenta di st'òmini magni:
e guarda a ddu funnali Muncibbeddu
a la sdossa di tutti li muntagni;
guarda la Pitralìa, ca fa casteddu,
e Ganci 'n facci, ca cci fa li 'ncagni:
guarda lu Sarsu e lu ciumi Mureddu,
ca stenni la spicchiera a li campagní.

E quannu annotta, Gnaziu, unni la senti
’n’orchestra, comu a chista, e st'armunia?
Tutti li stiddi a li so' firmamenti,
la luna, ca va annannu, e guarda a mia;
li papanzichi ccu li so' sturmenti,
lu jacobbu, luntanu, ca picchìa;
e li cani, ca abbàjanu a li venti,
pi dari sfogu a la so fantasia.

E 'ntunnu 'ntunnu ‘ntra timpi e sbalanchi
li paisa, ca lùcinu a puddara;
l'Armena, e Resuttana a li so' manchi,
e San Catallu dintra la quadara;
Cartanisetta ccu li gìglia stanchi,
Petrapirzia appisa a la ruccara;
e la Serra, scruscenti a li lavanchi,
c’accorda li suspira a la jhiumara.

Gnàziu, li senti sti vuci e sti chianti,
ca gridanu piatà di suttaterra?
Li surfarara su’, li nostri santi,
ca nun hannu 'nnimici e sunu ‘n guerra;
trapàssanu la vita a li vacanti,
la morti li smacedda e si l'afferra;
Gnàziu, li senti st'armuzzi vramanti,
pi crucifizziu  di la nostra terra?

Ma nesci a l'àiru, e guàrdati st’arbura
‘ntra celu e celu, senza nudda tacca;
Gnàziu, guarda la terra, ca sbapura,
senti lu gaddu, ca la notti assacca;
la lòdana, ca a l'àutu s'abbalura,
e canta a Diu senza nudda stacca;
salutamu lu re di la natura,
ca codda a mari e a li muntagni spacca.

E guarda ancora, Gnàziu Buttitta,
Castrugiuanni e poi Calascibbetta;
e l'Artisina ccu la so burritta,
e munti Giurgu ccu la so scupetta;
guarda tutta sta terra biniditta,
ca sempri chiama, e ammàtula m'aspetta;
ed ora ca guardasti, canta e pitta,
comu l’òcchiu ti joca e l'arma detta.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 19 Febbraio 2008, 21:08:00
Mi sono servito del MURO per far conoscere questo grande sonetto, A mezzannotti.
Sul MURO i nostri scritti durano in visione più a lungo e non sono subito sommersi da altri topic (si chiamano così?). La poesia non avrebbe bisogno di commento in quanto si intuiscono i termine siciliani anche se essi sono lontani dei nostri giorni, ma voglio far presente alcuni particolari. Il tempo descritto è quello antecedente alla mia nascita, in quanto si parla ancora dei lampioni ad olio: la corrente elettrica arrivò a Villarosa nei primissimi anni ’30 e a Villapriolo dopo la seconda Guerra Mondiale.
A mezzanotte, ed anche a mezzogiorno, l’orologio della torre in piazza, e questo fino a tutti gli anni ’50, batteva 100 colpi. Gli orologi, oggi sono comunissimi ma allora quello della piazza era , insieme alle campane, il riferimento della gente comune e scandiva i momenti della giornata, della nottata e dava l’ora di alzarsi per andare a lavorare. I lampioni erano un picciu, cioè una debole luce. Le immagini sono bellissime: la luce d’una finestra che si spegne e d'un’altra si ode il rumore della chiusura. Gatti che errano sui tetti e cani che vagavano per cercare cibo. Colla fioca luce d'allora le stelle erano ben visibili nel firmamento e nel silenzio della sera inoltrata, privo di motori o televisori, si udiva il gocciolare dell’acqua do cannuliddu, che era la fonte d'acqua della stragrande parte del paese, e il dolce rumore quasi conciliava il sonno agli abitanti della zona intorno.
E poi, un altro mondo scomparso, le serenate, fatte con strambotti alla villarosana, accompagnate dal marranzano sotto la finestra della donna desiderata.
Su questo argomento rimando ancora al muro ove giorni fa ho letto un canto popolare inserito da un utente, A la surfarara.

         A mezzannotti

È mezzannotti, e lu raloggiu batti
centu mazzati una 'nconttra una;
'n facci a lu pìcciu di li lampiuna
'na finestra s'astuta, e n'autra sbatti.

Pinzirusi passianu li gatti
supra lu spicu di li curniciuna;
li cani, rastiannu agnuna agnuna,
dunanu a chiddu ca ccci ammatti ammatti.

Ascutu: 'ntra lu scuru ca si fedda,
li stiddi 'nfittinianu, e la funtana
annaca lu sunnuzzu a la vanedda;

mentri a l'adenzia di la faranzana,
lu 'ncantaturi si 'ngulia la bedda
ccu li strammotti a la Bellarrusana.


           


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: tarzan - 19 Febbraio 2008, 21:49:24
Bella davvero quest'ultima poesia!!
Senza però la tua introduzione penso che non avrei capito bene il senso di tutte le strofe....  :p
GRAZIE COME SEMPRE DI CUORE OSVALDO!!!! :grande:


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 19 Febbraio 2008, 21:56:41
questao revival poetico mi affascina bravi


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: niki - 20 Febbraio 2008, 11:56:43
 tanti anni fà avevo iniziato un sito internet che poi non ho finito più,per mancanza di tempo ho messo molte poesie di vincenzo de Simone metto il link per chi volesse visionarle http://www.utenti.lycos.it/bellarosa/ sotto la voce in home page di vincenzo de simone.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: ELEONORA - 20 Febbraio 2008, 12:11:38
  :) Bene, andrò a ricercare l'unica poesia che conosco, anzi la sapevo a memoria, visto che la mia maestra (la mitica maestra Valenza), ci aveva obbligati ad impararla a memoria. E' quella che inizia con "Dintra na conca, sutta na muntagna, tra du iumi, unu amaru e l'autru duci, sta un paisiddru ccù li strati n'cruci e tanticchia di virdi a li muntagnni...
E poi non la so più.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: saby - 20 Febbraio 2008, 12:29:23
io ricordo un'altra strofa...(scusate il dialetto scritto...):

chissa è la terra mia lu me paisi
riccu di canti e liccu di maisi
ci nasceru li mi nanni
ci nasceu ui ca era lu misi di novembri
e ora fa li cinquant'anni.


ricordo male...o mi sto confondendo con altre poesie...?
sono ricordi delle scuole elementari...



eleonora penso che tu ti riferisca a questa poesia... :cool:

c'è pure l'altro pezzo in un altro post...


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: niki - 20 Febbraio 2008, 13:08:26
Questa e la poesia che cerchi eleonora.

BELLARROSA

Dintra 'na conca sutta 'na muntagna

'ntra du' ciumi, unu amaru e l'autru duci,

cc'è un paiseddu ccu li strati 'n cruci

e tantìcchia di virdi a la campagna;

'ntra ripa e ripa la terra siccagna

di centu rarità frutti produci,

di jornu fumichia, di notti luci,

e ' ntra li 'nterni so' chianci e si vagna.

Chista è la terra mia, lu me paisi,

lu nidu anticu di tutti li zanni,

liccu di canti e riccu di maisi.

Cci nasceru me patri e li me' nanni,

e cci nascivu iu ch’era lu misi

di novemmru ora fa li cinquantenni.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: ELEONORA - 20 Febbraio 2008, 13:19:50
Grazie 1000 Niky. Ora la stampo e la metto in ufficio.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 21 Febbraio 2008, 08:03:26
brava, cosi a questi milanesi gli fai vedere un po di cultura Siciliana


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 21 Febbraio 2008, 21:36:38
brava, cosi a questi milanesi gli fai vedere un po di cultura Siciliana

Negli anni '50 la Regione Siciliana aveva fatto includere nei programmi della nostra scuola, più che uno studio, un riferimento al nostro dialetto. Le riviste scolastiche, edite al nord, si davano da fare per mettere un inserto d'argomento siciliano nelle pagine centrali, quelle ovviamente dirette verso la Sicilia. Qualche anno dopo questa bella iniziativa fallì e non se ne parlò più. Una di queste riviste, L'EDUCATORE ITALIANO, edito a Milano, pubblicava numero dopo numero tutte e solamente poesie di Vincenzo De Simone. Il nostro poeta, contrariamente a quanto voleva far credere l'allor giovane Ignazio Buttitta, portava alto il nome della nostra Isola e la sua casa era un cenacolo di civiltà siciliana, tanto che a più di 15 anni dalla sua morte l'editore Fabbri, milanese, si ricordò di questo medico siciliano e ne pubblicò le poesie che potevano essere lette dagli abbonati siciliani come me.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: shark - 21 Febbraio 2008, 22:17:54
Osvaldo, hai qualche numero della Rivista alla quale ti riferisci. Puoi indicarci, se la conosci la residenza del poeta a Milano?

Se riesci a reperire le informazioni, insieme ai Villarosani di Milano andiamo a fare qualche foto.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 22 Febbraio 2008, 19:31:57
erano altri tempi, l'Italia riconosceva al vate villarosano un segno nella cultura del nostro secolo. poi tutto si perde..
speriamo che qualcosa cambi e che si ritorni a parlare del poeta Desimone

nota di serv.
mi sono informato, per ciò che attiene le riviste potremmo provare alla biblioteca centrale di milano, vado domani. o martedì.

come detto shark domani cld mt n mln


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 22 Febbraio 2008, 20:53:19
Osvaldo, hai qualche numero della Rivista alla quale ti riferisci. Puoi indicarci, se la conosci la residenza del poeta a Milano?

Se riesci a reperire le informazioni, insieme ai Villarosani di Milano andiamo a fare qualche foto.

Le Riviste sono le prime a prendere la via dei cassonetti; che vuoi sono passati oltre 50 anni...
Quella rivista non durò molto sul mercato ed anche a trovarla in biblioteca non ci sarà l'inserto in questione che si trovava solo nei numeri diretti in Sicilia. In ogni caso quella perdita non è  irreparabile, perchè erano poesie oggi a noi note in quanto tratte dalle opere pubblicate. Per me allora furono una scoperta perchè non avevo letta nessuna pubblicazione.
Sulla residenza del poeta a Milano forse qualcosa ne saprà Graziella Cassaro che è appassionata del nostro poeta e ha ricevuto alla biblioteca le opere avute, mi pare, da un nipote di De Simone.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: shark - 23 Febbraio 2008, 09:36:28
Grazie per le innformazioni


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 23 Febbraio 2008, 09:55:51
il nipote non vive a milano provo a rintracciarlo, ma vediamo ... ho un paio di numeri di telefono ma sono fs


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: bellarrosa - 30 Marzo 2008, 21:39:02
salve a tutti, sono nuova del forum e spero che la discussione non sia finita. anche perchè vorrei sapere del nipote di Vincenzo De Simone che non abita più a Milano...

inserisco una poesia a cui sono molto legata

A Melu


me niputeddu di tri anni e menzu,
ca sapi li mè versi e mi li canta

Miluzzu, iu e tu semu li foddi
(dici la genti) di la nostra razza;
iu ca li 'mpastu e tu ca ti li 'ncoddi
nni ssa tistuzza e mi li nesci 'n chiazza;
e li mminzigghi 'n modu ca arrimoddi
lu cori a cù ti senti e t'havi 'n brazza
e a mia, ca sugnu a l'ùrtimi tracoddi,
mi duni preju e mi porti bunazza.
Cantamilli, Miluzzu, sti mè versi
ccu ssa vuccuzza d'oru, ccu ssa vuci
d'ancileddu; c'ancora 'nu sapi nenti;
pi quantu almenu pensu ca nun persi
lu tempu, e ca tu sulu, arma 'nnuccenti
mi sai capiri e mi li fai cchiù duci.

Vincenzo De Simone


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 31 Marzo 2008, 12:45:09
grazie ad una gentilissima compaesana ho avuto modo di rintracciare il nipote, vi racconterò, gli ho parlato del sito chissà cvome andrà a finire



Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: bellarrosa - 01 Aprile 2008, 17:41:28
Carissimo Moderatore
sarò felice se dirai al nipote di Vincenzo De Simone che altri nipoti attendono con ansia sue notizie in terra di Sicilia.
Grazie.
I.D.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 01 Aprile 2008, 17:50:33
Il canto che segue non è di De Simone; è stato già inserito sul Muro da un utente ed è citato in "Bellarrosa, Uomo serio", a pag.149. Perciò lo voglio riproporre perchè esso è tipico della cultura mineraria, fatta anche di "vapparì e cutedda". Il titolo va interpretato, "alla maniera degli zolfatai".                                                     
                                                                                 
                                                       A LA SURFARARA
                                           'Nti na vanedda tignu 'na spiranza,
                                            ca lu me cori a tia sempiri penza;
                                            si cc'eni 'nquarcaduni ca s'avanza,
                                            vinissi 'nfacci a mia di prisenza;
                                            s'è camurrista, cci pirciu la panza,
                                            'n galera mi nni vaju all'accurrenza;
                                            ca 'nti sta manu tignu la lanza,
                                            e 'nti chist'antra, pistola e prisenza.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 03 Aprile 2008, 20:54:21
ci spieghi osvaldo vappari e cutedda?


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: bellarrosa - 04 Aprile 2008, 01:27:25
La scorsa domenica delle palme sono stata invitata ad un consesso artistico di poeti e scrittori e ho sentito che vorrebbero organizzare una manifestazione per onorare il poeta Vincenzo De Simone.
Ogni tanto i vivi si ricordano del grande Maestro e ne cantano le lodi, ma nessuno comprende le sue poesie: c'è il critico che le ritiene vuote, senza contenuto, c'è il cultore che lo definisce parnassiano per i bei versi (ma Lui non scriveva tanto per scrivere bei versi, non pensava all'arte per l'arte), c'è il linguista che si esalta nella purezza della lingua (LINGUA E NON DIALETTO perchè Lui scriveva in lingua siciliana).
Anni fa quando fu commemorato a Catania il sessantesimo anniversario della morte intervenni dicendo che i contenuti c'erano, eccome!
Quando non era tormento del cuore per la Terra amurusa troppo lontana o per la figlia che aveva solo vent'anni quando morì di setticemia post partum, c'erano i temi cari ai poeti d'amore della corte federiciana ereditati dall'antica Persia con tutto il loro simbolismo.
E poi c'era il ritmo sempre perfetto che faceva capire come il suo simbolismo fosse legato alla Musica come Scienza del Ritmo.
E poi c'era la "sua" Scuola che contava nel 1937 almeno altri 34 poeti.
C'era il suo salotto letterario a Milano frequentato dai più esimi poeti e scrittori dell'epoca (e non solo siciliani come qualcuno vorrebbe intendere) e le sue amicizie internazionali (dal poeta cubano di lingua francese Armand Godoy al poeta polacco e principe lituano Oscar Vladislas Milosz de Lubicz).
C'era l'interesse per poeti ancora non tradotti di cui mirabilmente dette una versione poetica in lingua italiana (da Frédéric Mistral premio Nobel nel 1904 a Christian Johann Heinrich Heine, il maggior poeta tedesco del periodo di transizione tra il romanticismo e il realismo, a José María Heredia che è considerato come uno dei migliori poeti cubani).
E c'era Gabriele d'Annunzio principe di Monte Nevoso nel 1934 che pare gli dette un cavalierato omonimo.
Una volta ho sentito dire che è stato il più grande poeta in lingua siciliana del '900.
Ha avuto la fortuna di avere una vita ricca di affetti e di pene, di cultura e di viaggi, di amici e di allievi.
Nel febbraio 1934 in occasione di una sua visita a New York gli fu intitolato un cenacolo Artistico Letterario che adunasse e valorizzasse l'Arte Italiana dei Siciliani negli USA.
Non mi risulta niente di simile in Italia al giorno d'oggi.
Che vogliamo di più? Ebbe solo la sventura di morire troppo presto e di essere diventato famoso nel periodo fascista.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: bellarrosa - 06 Aprile 2008, 12:22:55
Ho trovato una vecchia cartolina postale con la foto di Vincenzo De Simone.
Sul retro dove normalmente si scrivono i messaggi e si mette la firma c'è stampata una poesia del "nostro" poeta.
S'intitola LI ROSI

Stamatina li rosi a la 'mpruvisa
si sdravacaru di li so' buttuna,
e mi guardanu 'nzinnu, ad una ad una,
ccu l'occhi sbersi e la vuccuzza a risa;

e la madama si misi 'n pritisa,
la marascialla li russi galluna,
e la riggina la manta e la cruna,
e l'urtulana la bianca cammisa;

e tutti a ròcchia ccu li pitturini,
trunti di li so' pàmpini sbampanti,
- e cu' cchiù potti, s'ammucciau li spini -

rasu e villutu, mi vinniru avanti
ccu li stissi fraganzi e l'armuini
di li me' antichi e gurliusi amanti.

Vincenzo De Simone


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: osvaldo - 13 Aprile 2008, 10:50:59
ci spieghi osvaldo vappari e cutedda?

Vàppari è il plurale di vàppara che vuol dire vanteria, spacconeria. È il sostantivo di vapparusu e il verbo corrispondente è vappariarisi. Avranno questi termini uguale origine con le parole napoletane "guappo" e "guapperìa". Cutedda non ha bisogno di spiegazione, ma nell'epoca di "a la surfarara" erano, insieme "o rivorbaru" (revolver) il complemento di certe teste montate e facili ad infiammarsi. Erano i tempi in cui, raccontavano i vecchi, il sabato notte, o per vino o per regolamento di conti, ci scappava sempre il morto.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Rommel - 13 Aprile 2008, 14:28:42
grazie osvaldo della spiegazione sull'etimologia dell'espressione.
dietro c'è sempre qualcosa di nuovo.


Titolo: Re: Le poesie di Vincenzo De Simone
Inserito da: Palermo Calcio - 15 Aprile 2008, 18:58:31
Grazie osvaldo perchè come sempre sei una fonte inesauribile di aneddoti ed etimologie tipicamente Villarosane!!!  :good:  :applauso:  :sicilia: