Il libro è ambientato nell'Inghilterra del '700 e descrive in maniera straordinaria l'amore di Richard per la moglie, i figli, la madre ed il padre (gestori di una taverna), descrive anche come si viveva allora in questo posto.
Tornando a Richard, per una serie di disgrazie legate alla sua famiglia ed al lavoro, lui lascia il lavoro alla taverna e va a cercare lavoro altrove…e alla fine lo trova in una distilleria. Questo lavoro lo porta a scoprire la disonestà del suo datore e di alcuni amici, che con varie congetture, hanno messo su una frode bella e buona ai danni dello stato; li denuncia ma per questo, iniziano i suoi guai perché le persone denunciate sono molto "potenti", che alla fine con un giochino molto sporco,lo incastrano. Inizia da qui il suo nuovo calvario, viene spedito su una nave negriera per raggiungere "l'altra parte del mondo" (da qui il nome del libro), Botany Bay, dove riesce ad arrivare sano e salvo grazie al suo istinto di sopravvivenza nonostante le malattie, le tempeste e le sommosse capitate durante il viaggio ( la descrizione della nave, dei suoi compagni di sventura e di tutto il viaggio, è veramente bella, tiene sulla corda il lettore). Da questo posto nuovo dove è costretto a vivere, tornerà lentamente alla vita, grazie anche ad una donna che piano piano lo farà innamorare di nuovo.
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Questo libro, che all'inizio non mi ispirava affatto, forse è stato uno dei più bei libri che io abbia mai letto, né sdolcinato tipo Harmony (non me ne vogliano gli amanti del genere), né troppo duro, scritto in modo molto scorrevole con una terminologia perfetta.
Non è un romanzo, non è un libro storico, non è un giallo…ma è tutt'e tre le cose insieme, un'armonia davvero unica.
recensione tratta da:
www.ciao.it/L_altra_parte_del_mondo_Mc_Cullough_C__Opinione_644399 
Nephilem