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Autore Discussione: Tumori ed inquinamento in provincia di enna  (Letto 16660 volte)
Rommel


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« Risposta #15 inserita:: 08 Marzo 2008, 09:22:18 »

bene quali le cause statisticamente dimostrate?
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« Risposta #16 inserita:: 08 Marzo 2008, 14:52:51 »

bene quali le cause statisticamente dimostrate?

il "maluttimpu" mi ha impedito di andare...mi è dispiaciuto...se riesco, (non prometto), vedrò di reperire un pò di materiale...
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Rommel


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« Risposta #17 inserita:: 08 Marzo 2008, 14:54:25 »

contiamo su di te :-)
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« Risposta #18 inserita:: 12 Marzo 2008, 11:53:25 »

Di seguito riporto l'articolo di giornale pubblicato il 09/03/2008

Citazione
Si è tenuto nella Sala Cerere di Enna il Convegno sul tema "Tumori ed inquinamento in provincia di Enna", organizzato dall’Assoutenti in collaborazione col Centro servizi volontariato etneo con lo scopo sia di esporre le valutazioni epidemiologiche che discutere dell’istituzione del registro tumori. Ad aprire i lavori proprio il prof. Santo Carnazzo vicepresidente del Csve e il presidente provinciale Assoutenti Ilaria De Simone. La questione della creazione di un registro tumori a Enna ha fatto discutere molto soprattutto negli ultimi anni e la campagna che ha portato oltre 15.000 firme sta a dimostrare come la cittadinanza avverta questo problema e vuole delle risposte. Da tempo infatti si parla del
gran numero di casi di tumore presenti nel territorio provinciale e delle sue cause, tra cui la possibile presenza di scorie
nella miniera di Pasquasia. E a proposito di questo il dott. Giuseppe Camilleri, Commissario Lega lotta contro i tumori
ha detto "A Enna c’è un’incidenza più alta di tumori rispetto ad altre province, però non dobbiamo creare allarmismi. Più che altro è necessario dare dei dati che possono scaturire da diversi mezzi, tra cui il registro tumori". Da alcuni dati illustrati dal dott. Salvatore Madonia dell’Asl 4 di Enna, risulta che Valguarnera è il comune con una maggiore incidenza di leucemie, e i casi di tumore più frequenti sono quello ai polmoni negli uomini e alle mammelle nelle donne. Molti i casi di tumori al colon retto, alla prostata e all’apparato genitale femminile. Per quanto riguarda il fattore inquinamento invece, secondo altri dati forniti dal dott. La Paglia dell’Agenzia regionale protezione ambiente, l’unico tipo di contaminazione è quella elettromagnetica nella zona Montesalvo, che comunque non supera il limite massimo di 20 watt al metro. Sono intervenuti anche altri nomi autorevoli tra cui il dott. Giuseppe Di Girolamo dell’Umberto I di Enna e il dott. Francesco Iudica, direttore generale dell’Asl 4 di Enna. Questi ha dichiarato "Il problema di Enna e della Sicilia è che s’investe
poco nella prevenzione. Servono gli strumenti adatti in grado di dare diagnosi precise e in tempo". Infatti al Nord ci si ammala di più e si muore di meno mentre al Sud ci si ammala di meno e si muore di più, questo è quanto ha spiegato invece il prof. Salvatore Sciacca, dell’Università di Catania Dipartimento prevenzione «In Sicilia manca la prevenzione secondaria, gliscreening per esattezza».
Fonte La Sicilia
« Ultima modifica: 12 Marzo 2008, 12:01:06 da rosmauro » Registrato

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« Risposta #19 inserita:: 12 Marzo 2008, 12:06:16 »

Risposta del Dott. Giuseppe Camilleri, commissario della Lega per la lotta contro i tumori della sezione di Enna ( Pubblicato il 12/03/2008)

Citazione
«Ad Enna non c’è un’incidenza di tumori maggiore rispetto ad altre province siciliane». Lo afferma il dott. Giuseppe Camilleri (nella foto), commissario della Lega per la lotta contro i tumori della sezione di Enna. Una precisazione
nata a seguito dell’articolo pubblicato il 9 marzo scorso, dal titolo «Incidenza alta, ma non creiamo allarmismi». Secondo quanto dichiarato dal dott. Camilleri esiste un aumento delle diagnosi a livello nazionale, ma non l’incidenza di tumori. In pratica, si diagnosticano più tumori rispetto al passato semplicemente perché oggi ci si avvale dell’ausilio di nuove metodiche diagnostiche e di campagne di prevenzione ed informazione più efficaci. «Non bisogna creare falsi allarmismi relativi alla provincia di Enna, soprattutto utilizzando, in assenza di un registro tumori, la cosiddetta "legge dei piccoli numeri". - ha spiegato - in quanto le scienze cognitive, prima ancora di quelle matematiche, hanno già dimostrato la facilita con cui la mente tende a confondere ciò che è tipico con ciò che è probabile. Riteniamo che la statistica sia una scienza che va maneggiata con cura e che collezionare dati, dare agli eventi un ordine di frequenza e annotarne
eventuali associazioni, a volte può portare a conclusioni lontane dal vero, se il calcolo probabilistico è fatto su osservazioni di numerosità limitata». Il commissario ha inoltre ribadito che non si può assolutamente parlare di un aumento d’incidenza senza portare dei dati scientificamente corretti, dunque comprovabili e riproducibili. Dall’altra parte, però, restano i cittadini con i loro dubbi e le loro domande, i quali non vogliono sapere che ad Enna l’incidenza è maggiore o minore rispetto ad altre città, oppure che non ci sia un collegamento tra la miniera di Pasquasia e la comparsa di questa malattia, piuttosto vogliono sapere perché ad Enna ci si ammali di tumore, indipendentemente dal tasso di mortalità e dai termini di paragone con il resto d’Italia. Una risposta che, nonostante i numerosi convegni e conferenze, non è ancora arrivata ed è forse questo il motivo che spinge centinaia di persone a trovare da se dei "capri
espiatori", immaginando quali fattori abbiano potuto favorire la comparsa dei tumori. Inoltre, in assenza di un registro tumori, non si potrà dire che c’è stato un aumento di casi di cancro in provincia di Enna, così come non si può affermare con certezza il contrario, fermo restando che adesso creare falsi allarmismi non servirebbe a niente.
Fonte La Sicilia.it


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« Risposta #20 inserita:: 12 Marzo 2008, 12:47:03 »

...aspettiamo sto benedetto registro tumori...
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