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| | |-+  La favola dell'acca scappata
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Autore Discussione: La favola dell'acca scappata  (Letto 14250 volte)
asia


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« inserita:: 11 Settembre 2006, 23:07:11 »

                                                                                              La Favola dell'acca scappata


C'era una volta, (tutte le favole cominciano così), poco tempo fa la famiglia dell'alfabeto.
C'era la mamma A, il papà O, il nonno U, la nonna E, e la zia I; poi tutti i piccoli b,c,d,f,g; e via tutti gli altri.
Quella famiglia si riuniva gioiosamente ogni mattina intorno al tavolo della cucina per fare colazione tutti insieme; è bello stare insieme a mangiare.
Era un momento di grande felicità e spensieratezza, tutti si scambiavano scherzi e ridevano fra loro.
C'era il piccolo b che diceva alla sorella l "l l passami il latte" e rideva, e l per rendere il gioco più divertente chiedeva al piccolo b "b b passami i biscotti"; e giù risate.
La cosa divertente arrivava quando la più grande, z, diceva " c c passami un cucchiaino che mi devo prendere da sola.

Mi piace lo zucchero dentro il latte".
Il serio papà, chiedeva a c un po di caffè ma poi scoppiava a ridere quando la bella m si impiastricciava tutta di marmellata.
La colazione proseguiva così, allegramente per molto tempo.
Ma ma c'era una piccola bambina, la piccola h, che rimaneva sempre un po' in disparte; nessuno la chiamava mai, non c'era nessuno che riusciva a farla sghignazzare chiedendole qualcosa con l'h.
Giorno dopo giorno la tristezza della piccola h aumentava sempre più; e fu così che un giorno la piccola h decise che tutto ciò fosse troppo triste per lei.
Riunì le sue cose in un piccolo fazzoletto e scappò via.
Vagò per un po' di tempo. Dopo qualche giorno durante il suo cammino, sentì parlare di uno strano paese, il paese delle acche scappate.
Si diresse verso questo paese, lì avrebbe trovato sicuramente altre acche che, come lei, si sentivano escluse da quel mondo così pieno di altre lettere.
La piccola acca però non sapeva che lei era l'ultima acca dell'ultima famiglia dell'alfabeto ad essere fuggita.
Nel mondo regnava il caos, tutte le persone del mondo si ritrovarono a non poter pronunciare più le acca in mezzo alle parole, regnava la confusione più totale.
Quando squillava il telefono, chi rispondeva diceva "pronto ci è?", e dall'altra parte l'altro non capendo rispondeva "ci è ci?".
Senza contare poi che la mattina della domenica tutti si recavano in ciesa dove il ciricetto non sapeva più cosa fare quando il parroco gli diceva "ciricetto, ciudi il portone della ciesa quando ci sta fuori è entrato".
Ma non fu certo per questo che un giorno, tutte le mamme degli alfabeti si riunirono e decisero di andare alla ricerca delle loro piccole figlie scappate. Nelle loro famiglie ora c'era un velo di tristezza che niente riusciva a sollevare.
Finalmente, dopo diversi giorni le mamme A riuscirono a trovare il paese delle acche scappate.
La nostra mamma A, andò verso la sua piccola figlia. La trovò a giocare con le altre acche, ma anche loro non erano certo allegre senza le loro famiglie.
La mamma A, si avvicinò, la prese fra le braccia, e cercò di consolare la sua piccola figlia.
Le disse "figlia mia, vieni qui da me, dimmi perché sei scappata". La piccola con gli occhi così gonfi che quasi piangeva, raccontò alla sua mamma quale fosse la ragione della sua tristezza.
La mamma la guardò, sorrise, uno di quei sorrisi che riempiono il cuore, la piccola h già si sentiva meglio nel vedere la sua mamma sorridere.
La mamma allora le disse
"piccina mia, tu sei ancora piccola, e non ti sei accorta che per quanto tu nelle nostre parole non vieni mai prima delle altre tue sorelle e fratelli, è altrettanto vero che sei spesso in mezzo a tantissime parole; le parole cambiano significato oppure non ne hanno senza di te.
Una chitarra senza di te diventa citarra, un chilo di pane non lo comprerà più nessuno, perché nessuno capirà cosa sia un cilo di pane.
E chi va a comprare delle pesche, rischia di tornare a casa con del pesce.
E poi in altre parole di altri paesi le tue cuginette acche sono all'inizio di tante parole."
Come al solito la mamma trovava sempre le parole giuste per far tornare il sorriso.
Ogni piccola acca fu presa per mano dalla propria mamma e camminando fecero una bella risata tutti insieme.
Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah Ah

Tornava l'allegria nel mondo.


Anonimo

ciao a tutti ho voluto iniziare questo nuovo topic con una favola molto simpatica e carina...spero vi piaccia!!
« Ultima modifica: 12 Settembre 2006, 22:35:36 da And » Registrato

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asia


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« Risposta #1 inserita:: 12 Settembre 2006, 18:38:17 »

bella per davvero! non sto smettendo di ridere!


Godo!
scusatemi, se sono zero come la Farina!!


sono contenta pechè in un modo o nell'altro ti ho provacato una reazione simpatica ciao
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« Risposta #2 inserita:: 13 Settembre 2006, 17:30:32 »

 Buono!
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asia


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« Risposta #3 inserita:: 13 Settembre 2006, 23:27:13 »

ho notato che forse non vi piace molto leggere...!!!!  Triste
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« Risposta #4 inserita:: 16 Settembre 2006, 10:59:33 »

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E' molto meglio osare, ottenere grandi successi sebbene costellati di grandi sconfitte, piuttosto che mettersi alla pari di quei poveri di spirito che non soffrono molto e non vincono molto, poichè vivono in quel grande crepuscolo che non conosce né vittorie né sconfitte.
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« Risposta #5 inserita:: 16 Settembre 2006, 13:23:28 »

LEGGERE? PERCHE' No, LA FAVOLA è BELLA MA SERVE QUALCOSA DI PI§ STIMOLANTE
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« Risposta #6 inserita:: 16 Settembre 2006, 16:10:46 »

LEGGERE? PERCHE' No, LA FAVOLA è BELLA MA SERVE QUALCOSA DI PI§ STIMOLANTE

bella?   Che schifo
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« Risposta #7 inserita:: 16 Settembre 2006, 20:11:58 »

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« Risposta #8 inserita:: 17 Febbraio 2010, 15:56:10 »

A me è piaciuta tantissimo specialmente alle mie bambine che sono appunto in età scolare.  Anzi la proporrò anche alla maestra. Giocando si impara!
Spero che tu ne abbia altre! Ciao
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« Risposta #9 inserita:: 17 Febbraio 2010, 16:07:17 »

Bella bella bella....è proprio vero, abbiamo tutti un ruolo in questo mondo.
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prrrrrrrrrrrrrrr
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