Home arrow FORUM arrow Villarosaarrow La storiaarrow cantastorie
mercoledì 06 novembre 2024
Benvenuto! Accedi o registrati.
06 Novembre 2024, 02:55:51

Accesso con nome utente, password e durata della sessione
Ricerca:     Ricerca avanzata

33.087 Messaggi in 2.232 Discussioni da 1.437 utenti
Ultimo utente: niki
* Indice Aiuto Ricerca Accedi Registrati
+  Forum - Villarosani.it
|-+  Villarosa
| |-+  La storia (Moderatore: Rommel)
| | |-+  cantastorie
0 utenti e 1 Utente non registrato stanno visualizzando questa discussione. « precedente successivo »
Pagine: [1] Vai giù
Stampa
Autore Discussione: cantastorie  (Letto 6868 volte)
kosa

**

Posizione: Bivio Kamut
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 108

L'amuri é misuratu,cu lu porta l'havi purtatu


« inserita:: 27 Giugno 2009, 09:46:33 »

Da piccolo vedevo arrivare molti cantastorie,si mettevano vicino a matrici.Non davo molto peso alle loro strorie ma negli'anni ho capito il loro messaggio,facciamoli rivivere con foto e ricordi e se qualcuno ha anche delle canzoni.
Registrato

Quando si comincia ad inalzarsi la superbia allora si comincia ad abassar la fortuna
cigliazza


Gruppo: Moderatore Globale
*

Posizione: Curva de' Miluna
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 892

U cani muzzica u strazzatu...


« Risposta #1 inserita:: 27 Giugno 2009, 11:25:13 »

Quando ero alle elementari si organizzò una manifestazione pro-Unicef ed un mio compagno ebbe proprio il ruolo di cantastorie.
Fu una bella esperienza  :-D

Purtroppo questa tradizione siciliana sta quasi scomparendo...
Registrato

E respirando brezze che dilagano su terre senza limiti e confini (L.B.)
osvaldo

Gruppo: Villarosano DOC
*

Posizione: Bivio Kamut
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 232


« Risposta #2 inserita:: 27 Giugno 2009, 23:48:43 »

Quando ero alle elementari si organizzò una manifestazione pro-Unicef ed un mio compagno ebbe proprio il ruolo di cantastorie.
Fu una bella esperienza  :-D

Purtroppo questa tradizione siciliana sta quasi scomparendo...

Nell'epoca dei media di cui incessantemente siamo bombardati è ovvio che il cantastorie debba decadere. In antico la sua funzione era eccelsa perchè faceva arrivare nei paesetti notizie che nessun altro poteva dare. Teniamo in conto l'alto tasso d'analfabetismo, la mancanza di vie di comunicazioni, giornali, libri, mezzi meccanici di trasporto. Praticamente, restando nel centro Sicilia, nel '700 agli albori di Villarosa, non c'erano strade e quando si cominciò a produrre zolfo lo si inviava a Licata a dorso di mulo. Ricordiamoci di quel villarosano che nella seconda metà dell' '800 si meravigliava che la Tàlia [Italia] era così grande che comprendeva persino Alimena ... In questo contesto ambientale il  cantastorie, "ccu scarpi quasati" e un pezzo di tela dipinta arrotolata sotto  il braccio, faceva il giro dei paesi, specie d'estate dopo il raccolto del grano quando il contadino era più libero e... un po' più generoso, per sbarcare il lunario raccontando in musica monocorde la cronaca nera di fatti occorsi in paesi vicini. Quindi la sua era un'alta funzione sociale perchè riusciva a far intuire che al di là della linea dell'orizzonte c'era un mondo in cui accadevano fatti e fattacci...
Oggi è il cantastorie un fatto folkloristico e storico ad un tempo. Fa parte della nostra pur gracile cultura contadina di cui dobbiamo andare orgogliosi. Figure simili, esistite presso tanti altri popoli, sono state veicolatrici di conoscenze e di esperienze.
« Ultima modifica: 28 Giugno 2009, 11:46:43 da osvaldo » Registrato

Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me. Emanuele Kant
osvaldo

Gruppo: Villarosano DOC
*

Posizione: Bivio Kamut
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 232


« Risposta #3 inserita:: 02 Luglio 2009, 00:23:03 »

Sempre a proposito del cantastorie e del suo valore nella società rurale, mi capita "a piduzzu" [espressione non più usata presso la generazione attuale, che si potrebbe tradurre con l'altra italiana "capita a fagiolo"] il mio incontro di ieri con un vecchio amico,  compagno di scuola della I^ e 2^ elementare. Si parlava dell' ottima maestra Rizzo Virardi della quale egli aveva vivo il ricordo quanto il mio. Improvvisamente mi venne in mente di fargli una domanda che avrei potuto fare a diverse  decine di compagni persi nel non lungo cammino delle elementari: - Perchè non fosti più con me in terza con la maestra Fiorentino? Mi rispose che suo padre in principio ebbe bisogno di lui per la semina delle fave e in seguito non volle rinunciare al piccolo aiuto e così la frequenza saltò per sempre. Passarono gli anni e dimenticò quel poco che aveva appreso in quei due anni...
Un giorno, già grandicello e non più in età di frequentare, era in piazza con un amico ad ascoltare un cantastorie che con l'immancabile tela dipinta e la chitarra...
L'amico comprò il foglio col testo della storia appena ascoltata; mentre poi ritornavano verso casa questi continuò a leggere appassionatamente le parole del testo.
Quello fu il momento in cui il mio compagno ebbe la chiara percezione della sua inferiorità e giurò a se stesso che avrebbe frequentato la prima scuola serale che si sarebbe aperta.
Il cantastorie fece scattare il desiderio di conoscenza che ha fatto di lui un cittadino più consapevole rispetto a tanti altri che sono rimasti nel buio dell'ignoranza.
Il fatto rappresentato potrebbe apparire banale, ma a rifletterci non lo è poi tanto.
Sembrano passati dei secoli dal fatto esposto: ma sono trascorsi qualcosa in più di 60 anni!
Registrato

Il cielo stellato sopra di me, la legge morale dentro di me. Emanuele Kant
kosa

**

Posizione: Bivio Kamut
Stato: Scollegato Scollegato

Messaggi: 108

L'amuri é misuratu,cu lu porta l'havi purtatu


« Risposta #4 inserita:: 03 Luglio 2009, 07:42:05 »

http://www.geracicantastorie.com/    ecco ancora un esempio di cantastorie SICILIANO
Registrato

Quando si comincia ad inalzarsi la superbia allora si comincia ad abassar la fortuna
Pagine: [1] Vai su  
Stampa 
« precedente successivo »
Vai a:  

Powered by MySQL Powered by PHP Powered by SMF 1.1.4 | SMF © 2006-2007, Simple Machines LLC
Joomla Bridge by JoomlaHacks.com
XHTML 1.0 valido! CSS valido!
Pagina creata in 0.045 secondi con 22 interrogazioni al database.
 
© 2024 - Villarosani.it - Tutti i diritti riservati.
Termini e Condizioni d'uso  |  Lo-Fi version  |  Mobile version

Benvenuto in Villarosani.it, il primo portale per i villarosani. Se non sei villarosano sei comunque il benvenuto!
Comune di Villarosa (Provincia di Enna - EN) -C.A.P. 94010- dista 101 Km. da Agrigento, 29 Km. da Caltanissetta, 117 Km. da Catania, 20 Km. da Enna, alla cui provincia appartiene, 213 Km. da Messina, 141 Km. da Palermo, 165 Km. da Ragusa, 192 Km. da Siracusa, 240 Km. da Trapani. Il comune conta 6.162 abitanti e ha una superficie di 5.501 ettari. Sorge in una zona collinare, posta a 523 metri sopra il livello del mare. L 'attuale borgo nacque nel 1762 ad opera del nobile Placido Notarbartolo. Fu sempre centro economico molto attivo, in particolare nel XIX secolo quando vennero rese funzionanti numerose miniere zolfifere presenti su tutto il territorio. Nel settore dei monumenti è importante ricordare la Chiesa Madre del 1763 dedicata a S. Giacomo Maggiore. Rilevanti sono pure Il Palazzo S. Anna, il Palazzo Ducale e l'ex Convento dei Cappuccini entrambi del XVIII secolo.