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| | |-+  I cognomi originari di Villarosa
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Autore Discussione: I cognomi originari di Villarosa  (Letto 8165 volte)
bellarrosa


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« inserita:: 06 Aprile 2008, 12:41:17 »

A qualcuno è venuta mai la curiosità di conoscere i nomi di coloro che per primi, o tra i primi, si stabilirono a Villarosa dal 1763 in poi?

Quante famiglie possono vantare natali settecenteschi a Villarosa?

Si racconta ancora nelle case di Villarosa dell'avo che vi arrivò, in un lontano passato?

Perchè non scriviamo quando e come i nostri antenati si sono trasferiti a Villarosa?

In definitiva, CHI SIAMO? DA DOVE VENIAMO?

Non penso che notizie simili siano mai state pubblicate. Solo una tradizione familiare forte può averle salvate, magari attraverso Cunti e Canti.
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Rommel


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« Risposta #1 inserita:: 06 Aprile 2008, 22:27:37 »

la tua idea non è male se ne era iniziato a parlare all'interno del forum di storia
aprendo una discussione sulle famiglie fondatrici,
ti allego il link
http://www.villarosani.it/component/option,com_smf/Itemid,145/topic,248.0/

se lo ritieni opportuno prosegui il tuo discorso separatamente, in tal caso sposteremo la discussione da Storyboard , alla sezione di storia
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« Risposta #2 inserita:: 08 Aprile 2008, 11:11:31 »

Ringrazio Rommel per avermi segnalato una parte del Forum di cui non avevo ancora preso visione.
L'ultimo messaggio è datato gennaio 2007 e mi dispiace che la discussione sia stata interrotta. Possiamo provare a riprenderla? Qui o altrove non è importante. L'importante è che se ne parli.
Purtroppo nel link segnalatomi si fa cenno a poche famiglie fondatrici. Una Denti sposata Notarbartolo fu la feudataria fondatrice della città, ma per famiglie fondatrici intendevo la gente normale...
Ho trovato due libri con notizie della mia famiglia su due libri: Bellarrosa uomo serio di Vincenzo De Simone e I signori dello zolfo di Michele Curcuruto.
In quest'ultimo libro, in particolare, ho avuto i dettagli della morte in miniera del mio bisnonno, Luigi Fiorentino, e così ho capito il terrore di mia nonna (che mi ha allevato) quando sentiva parlare di grisù. La casa dei Fiorentino non è più della famiglia da qualche decina d'anni ma la guardo con amore per i ricordi d'infanzia ad essa legati. Vi abitavano due nipoti zitelle di mia nonna che per la notevole differenza di età chiamavo zie. Una di loro, la zia Concettina, la ricordano ancora i vecchi del paese perchè fu maestra e direttrice didattica della locale scuola elementare.
Mi piacerebbe sapere quando i Fiorentino arrivarono a Villarosa perchè è un dato che mi manca.
C'è qualcuno che mi può aiutare?               fiori
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« Risposta #3 inserita:: 09 Aprile 2008, 20:30:29 »

bisognerebbe semplicemente spostare la discussione,
una domanda sui due libri che hai citato: ricordi editore ed edizione (anno luogo)
GRAZIE
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« Risposta #4 inserita:: 10 Aprile 2008, 00:03:25 »

Ringrazio Rommel per avermi segnalato una parte del Forum di cui non avevo ancora preso visione.
L'ultimo messaggio è datato gennaio 2007 e mi dispiace che la discussione sia stata interrotta. Possiamo provare a riprenderla? Qui o altrove non è importante. L'importante è che se ne parli.
Purtroppo nel link segnalatomi si fa cenno a poche famiglie fondatrici. Una Denti sposata Notarbartolo fu la feudataria fondatrice della città, ma per famiglie fondatrici intendevo la gente normale...
Ho trovato due libri con notizie della mia famiglia su due libri: Bellarrosa uomo serio di Vincenzo De Simone e I signori dello zolfo di Michele Curcuruto.
In quest'ultimo libro, in particolare, ho avuto i dettagli della morte in miniera del mio bisnonno, Luigi Fiorentino, e così ho capito il terrore di mia nonna (che mi ha allevato) quando sentiva parlare di grisù. La casa dei Fiorentino non è più della famiglia da qualche decina d'anni ma la guardo con amore per i ricordi d'infanzia ad essa legati. Vi abitavano due nipoti zitelle di mia nonna che per la notevole differenza di età chiamavo zie. Una di loro, la zia Concettina, la ricordano ancora i vecchi del paese perchè fu maestra e direttrice didattica della locale scuola elementare.
Mi piacerebbe sapere quando i Fiorentino arrivarono a Villarosa perchè è un dato che mi manca.
C'è qualcuno che mi può aiutare?               fiori

Le origini dei primi abitanti di Villarosa si possono ben rilevare dai registri  parrocchiali: delle poche decine di nuovi "villarosani", metà provenivano da San Cataldo, 5, mi pare di ricordare, da Caltanissetta e in numero più sparuto da vari paesi delle Madonie. Essi giunsero nella futura Villarosa a seguito dei "vannii" fatti diffondere  per mezza Sicilia da parte dei  duchi Notarbartolo che concedevano ad enfiteusi (a censo)  piccoli appezzamenti di terra da coltivare. Vi giunsero poveracci d'ogni parte del  centro-Sicilia col miraggio d'una terra da migliorare per meglio sfruttare. Dal registro dei  matrimoni trascritti si nota l'alto numero, in proporzione, di vedove che si risposavano. Se  ne deduce che in tempi duri una donna sola poteva sfuggire alla fame nera sposando un  validolavoratore; sarà stato per questo che queste poverette prendevano la via del nuovo  paese con la speranza di rifarsi una vita. Per conoscere i cognomi di questi pionieri  basterebbe consultare i registri più antichi alla Chiesa Madre. Io non ne ho il tempo e 
forse nemmeno una gran voglia, quello che vado esponendo è quanto rimane in memoria di  antiche letture. Visto però che interessa a tanti, niente di male che qualcuno facesse questa ricerca di storia patria...Negli atti della famiglia Notarbartolo si legge che le  prime annate agricole della nuova "università" (così erano allora chiamate le piccole comunità) furono cattive al massimo e a stento i coltivatori riuscivano a pagare il censo al Duca. Comunque sopravvissero.
Per alcuni decenni la comunità fu formata da qualche centinaio di "focolari", finchè nei primi anni decenni del '700 fu scoperto lo zolfo nel territorio come in gran parte della fascia centro-meridionale. Da quel momento tutto diventò un'altra cosa: giunsero da ogni 
parte, persino dalla parte meridionale della penisola centinaia e poi migliaia di cercatori di zolfo o almeno di un pur misero salario. Intorno al 1860 Villarosa toccò la cifra più  alta dei suoi abitanti, oltre 18.000 anime.
Villarosa, paese senza radici, è stata da due secoli come un porto di mare: paese d'immigrati e d'emigrati.
Cittadini dei paesini delle Madonie prima di fare il gran salto verso il Nord o oltre l'Oceano, tentavano la soluzione Villarosa e se vi si trovavano stretti andavano sulla scia dei villarosani.
Villarosa rispetto a tanti paesini ad economia agricola ha da due secoli avuto un'"aria " diversa; l'esperienza d'un nostro concittadino di cui ho trattato in http://www.villarosani.it/component/option,com_smf/Itemid,145/topic,248.15/   è un eloquente esempio vicino nel tempo, ma di questi  ce ne sono stati tantissimi: non per niente si dice che San Giacomo, il nostro Patrono, protegge i forestieri!
Bellarrosa cita la famiglia Fiorentino. La maestra Concettina Fiorentino fu mia insegnante solo in terza elementare nel lontano 1943. Pure io divenni maestro e suo collega nella stessa scuola, ma non ci si riconoscemmo vicendevolmente per via della sua natura riservata. Alla 
sua festa di pensionamento sentii il dovere morale di dedicarle un pubblico fervorino di ex  alunno, ma non si commosse tanto.
Non  fu mai direttrice didattica, fu solamente molto amica di una direttrice. Viveva con una sorella anch'essa nubile e qualche anno dopo si trasferirono in Catania dove una terza sorella aveva sposato, mi pare, un De Simone.
Del papà delle Fiorentino io piccolissimo ne sentivo parlare ma non lo conobbi  personalmente.
In contrada "Santo Rocco Spoglia Padrone" c'è ancora un fabbricato in pietra, nominato dei  Fiorentino, passato per vendita da decenni alla famiglia Zaffora.
« Ultima modifica: 10 Aprile 2008, 00:08:43 da osvaldo » Registrato

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bellarrosa


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« Risposta #5 inserita:: 10 Aprile 2008, 22:26:20 »

Ringrazio il moderatore per l'attenzione ma non saprei come fare per spostare la discussione altrove...

per quanto riguarda la bibliografia richiestami...

De Simone Vincenzo , Bellarrosa: uomo serio!, Edizioni Latine, Milano 1936

Curcuruto Michele, I signori dello zolfo, Edizioni Lussografica, Caltanissetta 2001

Uno dei miei Maestri passati (antropologo di formazione) mi ha insegnato che tanto si può apprendere della storia di un paese dai cognomi presenti e dai cognomi passati. Per questo motivo quando torno a Villarosa, o mi reco in qualunque altro luogo abitato del mondo, faccio attenzione ai cognomi presenti sulle tombe del cimitero.
Pensandoci, dunque, la discussione su "i cognomi di Villarosa" può avere attinenza con la storia del paese più di quanto lo abbiano con la discussione su "le famiglie fondatrici", visto che di famiglia fondatrice, nel vero senso della parola, ce n'è una sola quella dei Denti-Notarbartolo (i Denti, per quanto mi ricordi, sono originari della provincia di Messina) che furono i feudatari fondatori della città nel 1763.

Se per fondatori si intendono anche le famiglie che vennero a dimorare e lavorare a Villarosa in tale data, allora anche un mio avo, quadrisavolo di miio nonno, può essere considerato tale: venne da Caltanissetta con il padre, era aromataro giurato e da allora nella mia famiglia ci fu sempre o un medico o uno speziale... La mia generazione ha rivoluzionato l'usanza perchè dopo aver studiato medicina per un paio d'anni (e parlo sia di me che di una mia cugina omonima) s'è poi dedicata ad altri studi. Pazienza! Eravamo giovani e non abbiamo capito a quel tempo quanto fosse importante la Tradizione.

Ringrazio Osvaldo per la sua testimonianza ma faccio notare che ha fatto confusione fra il mio bisnonno e il padre della maestra Fiorentino, poichè si tratta rispettivamente di padre e figlio. Infatti la cara "zia Concettina" non era in realtà mia zia ma prima cugina di mio padre. In famiglia era chiamata "zia" solo per un senso di rispetto dovuto alla grande differenza di età.
Quindi Osvaldo non può aver conosciuto il mio bisnonno, il Cavalier Luigi Fiorentino, poichè questi, nato a Villarosa nel 1847 fu perito mineriario facente parte del Regio Corpo delle Miniere di Caltanissetta dal 1870. Passato all'industria mineraria privata, lavorò con l'ing. Riccardo Travaglia con lui deceduto nell'incidente occorsogli nella miniera di Trabia, nel lontano 1903.

Luigi Fiorentino era sposato con Francesca Spezioli da Recanati che gli sopravvisse (1848-1931). Per quanto mi è dato di sapere è l'unica "non siciliana" della mia famiglia, come si può constatare risalendo lungo l'albero genealogico.
 angel
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« Risposta #6 inserita:: 11 Aprile 2008, 07:42:26 »

bellarosa, era solo una nota di servizio, forse non ve ne siete accorti ma la discussione è stata spostata nella zona corretta del sito proseguite senza problemi mi piace il discorso dei cognomi....


a proposito, l'edizione dei signori dello xzolfo è quella del 2001, bene, dovrei recuperarlo
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